![]() ![]() ![]() Traduzione: Manuela Salidu, Luca Paini, Adrien Vaindoit Cari fuoriusciti dall’Unione Europea, “Ho scritto i pezzi durante il tour di what. e verso la fine mi sono chiesto: ‘Come possiamo usare luci ed effetti al massimo del loro potenziale e farne uno show?’ Avevo già sperimentato con luci e tracce pre-registrate, ma di solito mi adattavo alle attrezzature che trovavo nei teatri, questa volta invece ho voluto provare a realizzare uno show in cui la produzione fosse studiata fin dal principio, scritta avendo già in mente la tecnologia a disposizione. Abbiamo testato lo show e siamo andati in tour con la nostra attrezzatura. Le luci dello special sono le stesse che abbiamo usato per un anno e mezzo di tour. L’addetto alle luci e il fonico mi hanno seguito per tutto il tour. Volevo rifare quello che avevo iniziato a scoprire con what. e migliorarlo. Io però odio immediatamente tutto quello che faccio. Vorrei fare qualcosa che non mi faccia ribrezzo quando la rivedo, ma probabilmente fra un paio d’anni proverò la stessa cosa con questo.” A un certo punto particolarmente elaborato dello show, Bo sottolinea quanto siano costate le luci e che avrebbe potuto utilizzare quei soldi in modo diverso. “Ogni volta che vedi un grosso show, sappi che i soldi spesi in macchine del fumo potevano essere spesi in cibo per bambini africani. Gli stand-up comedian intascano grossi guadagni perché la produzione è nulla. Il guadagno è tutto per loro. Io invece ho fatto una cosa più vicina a quello che fanno i gruppi musicali. Una band ha una gran componente produttiva, dei tecnici con i quali dividere i guadagni. Io ho portato con me ragazzi che in passato hanno lavorato con dei gruppi musicali. Non la considero una perdita di guadagni. Le macchine del fumo costano 0.10$ a spettatore. Alla fine mi faceva piacere investire nello show. Volevo dare alla gente uno show. Sono stato a spettacoli di stand-up in teatri giganteschi, il comico sul palco per me non era che un puntino sfocato e ho pensato: “È bellissimo, è divertentissimo, ma potevo guardarmelo anche da casa alla TV.” I teatri sono spaziosi e ho voluto riprodurre le stesse sensazioni che provo quando vedo un concerto o una commedia.” Ma con quale spirito Bo Burnham vuole che sia visto lo show? “Quello che faccio consiste nel mordere la mano che mi sfama. È quello che ho scelto di fare. Questo è uno show di lucine e lucette. La mia speranza è che il messaggio dello show sia: ‘Vi servono queste lucette per divertirvi. Perché vi divertite con questa roba?’ e, nel dirlo, divertire il pubblico. Se la comicità consiste nel sorprendere, voglio che le sorprese vengano fuori dalla struttura dello show. Questo show ti mente e ti dice che sta mentendo. Sembra sincero e non lo è. Sembra stupido e poi diventa serio all’improvviso.” Secondo il suo sito, Bo Burnham morirà il 17 gennaio 2024. “Perché è la data in cui credo che il mio cane morirà, motivo per cui mi ucciderò.” |