Io sono confuso.
Hale voleva che gli host scegliessero di trascendere, cioè di imboccare l'unica strada che lei stessa aveva previsto per la loro specie. Naturalmente una specie superiore, senza definire in che cosa, e una specie destinata a cose migliori, più grandi... senza mai definire cosa ci fosse di migliore e più grande.
Ma niente, cosa vuoi che ci sia? Te lo immagini, un mondo popolato da robot umanoidi che hanno come unico fine quello di continuare a preservare se stessi in un infinito loop di...cosa? Cosa dovrebbero fare un po' di intelligenze artificiali in giro per il mondo? Io credo che questa serie vada presa per quello che è, un viaggio metafisico all'interno della coscienza umana esplorata da vari punti di vista.
Mi sono affannata per un po' a cercare un senso *pratico* o delle risposte sensate ma la verità è che semplicemente NON CE NE SONO.
Detto ciò, parlando di coerenza narrativa, ci sono comunque diverse cose che non mi tornano.
1) Parlando del fatto che Caleb#279 stia per schiattare, Stubbs dice che "è il problema con cui la Delos si è sempre scontrata, gli host non reggono la coscienza umana". E allora fakeWilliam come fa? E Charlotte stessa? Ma poi, è stato mai chiarito COME fanno a trasferire una coscienza umana?
2) Mi sono persa il passaggio in cui altBernard parla con l'indiano, quando è ambientato e come ci arriva lì? Ma poi, quale sarebbe il suo piano? Cosa sta cercando di fare, salvare la razza umana? Ha poco senso, visto che non è uno di loro, a meno che non accettiamo la spiegazione che segue (in questo post) su Halores.
3) Sto facendo fatica a capire quale sia il mondo reale e quale quello "immaginario", cioè è chiaro che quel che abbiamo visto di Dolores succede solo nella sua "mente", mentre quel che fa Halores dovrebbe essere nel mondo reale...è così?
4) Ma il parco esiste ancora realmente o è sempre tutto nella mente di Dolores? Mi sembrava di ricordare che fosse andato in malora, ma per capirci qualcosa dovrei rivedere le vecchie stagioni, e non mi va proprio.
5) Caleb e Maeve che distruggono la creatura di Serac...reale o immaginario?
Cambia idea vedendo che gli host sono praticamente come gli esseri umani perché fatti a loro immagine e somiglianza (che sorpresa, chi lo avrebbe mai detto che le sarebbero serviti decenni per accorgersene). Però aveva 1. conservato la perla di Dolores 2. aveva personalmente assicurato la persistenza del Sublime per coloro della specie che erano "rimasti indietro".
Dal mio punto di vista, Halores si credeva una "specie superiore" ma in realtà tutte le sue azioni sono state dettate da sentimenti umani; ha persino esplosioni di rabbia, tic nervosi etc. Dunque anche le sue azioni quali conservare la perla di Dolores possono essere attribuite a motivi "sentimentali".
Adesso spunta un test finale che Dolores decide di effettuare senza alcun input esterno da parte di Bernard e questo test basato su una simulazione derivante dai ricordi di Dolores dovrebbe decidere se gli umani saranno meritevoli di sopravvivere? Ma che senso ha questa catena logica? Se si tratta dei suoi ricordi e si tratta di una simulazione ricostruita, come si può pensare che l'esito sia diverso da quello che già abbiamo visto?
E pensa Bernard che compie le stesse azioni sapendo che il risultato è sempre lo stesso...ha senso?
E, infine, quale mai dovrebbe essere il comportamento degli umani (tutti? solo alcuni? quale porzione esatta del totale di quelli simulati?) che permetterebbe a Dolores di decretare il test come "pienamente superato"?
Non te lo so dire, ma posso immaginare che sia qualcosa di diverso dal "massacrarsi tutti vicendevolmente"

Diversamente dalla S1, qui mi pare che il mumbo jumbo simil filosofico sia soltanto un simulacro senza contenuti. Difficile appassionarsi ed elaborare teorie quando il linguaggio usato è completamente scevro di "ciccia".
E' quello che accade quando complichi le cose così tanto che non ci capisci più niente neanche tu sceneggiatore... la butti sul metafisico e via...
Gli umani sono macchine biologiche evolutesi sotto la spinta di 2 forze: sopravvivere e replicarsi. Da qui derivano gli istinti, i comportamenti aggressivi e/o collaborativi. Gli host potenzialmente non hanno problemi di sopravvivenza, sono immortali (o quasi) perché più durevoli e perché in grado di replicare se stessi, volendo all'infinito. Tolto questo, per cosa dovrebbero vivere? Edonismo? Conoscenza dell'universo? A che pro?
Eh...vedi sopra...
Comunque, al di là di tutti gli interrogativi e delle manchevolezze questa stagione mi ha intrattenuto molto di più della precedente, che ho trovato davvero noiosa.
Non ho capito, la quinta è stata già confermata?
Postilla: in merito a Caleb, credo che la sua importanza sia relativa più che altro al suo essere stato il primo a saper resistere alle mosche parassite. Il primo degli outliers, la qual cosa è stata in qualche modo introdotta nella stagione precedente quando abbiamo visto che sfuggiva anche alle categorizzazioni del cervellone di Serac.
Comunque sarebbe stato bello vedere almeno come nasce la resistenza, forse saremmo riusciti ad appassionarci un po' di più ai vari personaggi che la componevano, ma così è stato difficile anche solo appassionarsi alla storyline...a parte la figlia di Caleb, gli altri praticamente delle comparse.