Comincio dall’unica nota negativa che ho riscontrato. Il libro nel raccontare le vicende legate a Nadine, Hank, Big Ed e Norma, contraddice palesemente ciò che viene raccontato nella serie. Queste contraddizioni mi hanno sorpreso, perché vanno a riscrivere storie secondarie dei personaggi e non ne capisco il motivo. Comunque nulla di trascendentale, proprio perché va a toccare argomenti e personaggi secondari e terziari, che non influiscono minimamente sulla storia centrale.
Ho detto che il libro non da risposte, ed è vero, però va detto che aggiunge fatti e dettagli che ci permettono di inquadrare in qualche modo la mitologia di Twin Peaks.
Io, come penso tutti quelli che hanno iniziato questo libro, mi aspettavo di avere più informazioni principalmente sulle Logge e i suoi personaggi: BOB, Nani e giganti

Ma nessuno di loro viene mai esplicitamente nominato, però Frost ci permette di ricostruire alcune cose molto interessanti su di loro e sulla loro storia. Tra queste quella che trovo più affascinante, è che BOB o qualche suo simile abbia probabilmente posseduto personaggi come Lewis, Parsons e Nixon.
Il libro ci da qualche informazione su alcuni dei vecchi personaggi, ma nulla che non fosse intuibile leggendo l’elenco dei nomi del cast. Va semplicemente a mettere ordine in quelle storie che non potevano essere portate avanti sullo schermo.
Chi invece diventa attore principale (completamente insospettabile) di questa storia ormai secolare è Douglas Milford. Che lega le vicende di Twin Peaks all’ultimo secolo di storia americana, dando all’intera mitologia un respiro molto più ampio e dai risvolti imprevedibili.
Assume lo spessore, che per me merita avendo sempre apprezzato il personaggio, il maggiore Brings. Che diventa una specie di chiave di volta per l’intera storia. Non mi sarebbe dispiaciuta qualche informazione in più sul nostro agente Cooper, ma la conclusione del libro lascia intendere che sia a tutti gli effetti sotto il controllo di BOB e che abbia cominciato a mietere vittime.
Una cosa mi ha lasciato un po’ dubbioso, come altri in questo topic, e cioè gli UFO che entrano prepotentemente nella storia.
Secondo me, Frost ha voluto giocare per mescolare ancor di più la carte e confonderci, l’ultimo messaggio di Milford sembra confermare ciò. E se è così, lo trovo un intreccio molto interessante che va intensificare l’aura di totale incertezza che avvolge l’universo di Twin Peaks.
Però certo, se BOB si scoprisse essere un alieno la cosa mi deluderebbe e non poco. Ma come ho detto, non credo sia questa la direzione. Frost ha solo confuso ad arte tutta la storia.