che poi il poter scrivere alcune cose noi è il miglior finale, un po come anni fa quando andavano di moda i libri fantasy e per andare avanti dovevi fare una scelta 
Su una funzione di cinema interattivo si è parlato tantissimo, anche in applicazioni pratiche - mi pare in Germania ci fosse un film ambientato su un aereo con dei terroristi, dove erano gli spettatori a poter scegliere il finale.
Il cinema di Lynch è quasi proto-interattivo in tal senso, o meglio nel senso inconscio e del significato: ti da qualunque tipo di elemento per costruirti un tuo proprio puzzle e una tua propria interpretazione.
Un pò come si diceva de L'anno scorso a Marienbad (non l'ho mai potuto amare quel film). O almeno credo.
La novità in questa stagione è, la ripeto fino allo sfinimento questa cosa, la funzione metaseriale o metacinematografica che dir si voglia, su cui Lynch non era mai andato davvero: che nell'episodio 17 Cooper torni indietro e in un certo senso Lynch stesso ritocchi la sua creatura FWWM, dando un nuovo senso a una scena che in ogni caso ne aveva tutt'altro, non è banale, è geniale. E' una forma di riscrittura del mezzo che sarebbe piaciuta un botto a Ghezzi e se ha visto la terza stagione sono sicuro lo appunterà da qualche parte: il sogno di un film che possa essere continuamente manipolato, rigirato, modificato. Come Coppola fece con Apocalypse now redux, o Scott le varie versioni director's cut di Blade Runner: ma in quel caso parliamo di varie versioni di uno stesso film opportunamente rimaneggiate. Si allarga in qualche modo il senso e il significato di qualche scena, la sostanza resta la stessa.
Con la manipolazione di elementi interni alla natura stessa dell'universo twinpeaskiano (e lynchiano), Lynch ha fatto tutto con naturalezza senza dover ricorrere alla cosa che più odia: riprendere il vero FWWM e farne una "director's cut" lunga 4 ore. Avrebbe potuto farla, ma ha preferito mettere i missing pieces da parte dopo averli restaurati. Il film non si tocca. Ma in realtà con questa terza stagione ha potuto farlo in maniera parallela. Lo ha ri-filmato. Stiamo assistendo a qualcosa di totalmente nuovo e allo stesso tempo al sogno più vecchio di qualsiasi cineasta/spettatore: un film capace di cambiare ogni volta che lo si gira/guarda. Direi che già solo per questo siamo dalle parti di un concetto rivoluzionario. Ma mi rendo conto che per alcuni sono solo enormi pippe mentali. Per me invece saltano subito all'occhio e le ritengo di importanza capitale, perché il cinema e le serie televisive hanno bisogno di frantumarsi e riprendere i loro pezzi periodicamente, sennò marciscono.