Devo dire che non mi piaceva la piega che aveva preso la serie, soprattutto non mi piaceva la temporalità: non riuscivo a capire perché "perdessero" tutto quel tempo senza arrivare a una risoluzione della storia di Sophia. Ammetto di essere stato molto ingenuo a non averci pensato, ma devo dire che l'effetto mi è piaciuto. Questo finale di mezza stagione mi è davvero piaciuto, ma non per la rivelazione in sè, ma perché sbatte letteralmente in faccia ai personaggi, nessuno escluso, la propria ipocrisia. D'altra parte, anche nella scorsa puntata Carl aveva fatto notare che non c'è molta differenza tra gli umani e i walkers. Odio il personaggio di Carl e trovo davvero ridicolo che un ragazzino di quell'età faccia certi discorsi, non per il contenuto, ma perché i suoi dialoghi sono inconcepibili per la sua età.. una "profondità" tale è più surreale dell'esistenza degli zombie e magari certi dialoghi sarebbero stati più appropriati a un personaggio adulto. Secondo la logica di Carl, gli zombie altro non sarebbero che un'allegoria dell'età adulta, dove l'uomo si corrompe e perde la purezza dell'infanzia, per dirla alla Russeau.. A parte questo possibile simbolismo spicciolo, il finale pone un tassello molto importante, non tanto ai fini della storia, quanto nella psicologia dei personaggi.. Posso dire, alla luce di questo episodio, che la serie mi piace e merita ancora e la lentezza degli scorsi episodi era giustificata per arrivare al punto finale.. Voto 7 all'episodio, 8 e mezzo al finale..