l'ho finita ieri.
avrei voluto continuasse ancora e ancora, questa quarta me la sono divorata.
e dire che ho iniziato a vederlo giusto per vedere se una mia amica che ne ha pianto la fine avesse ragione...sarà il tema storico, sarà che le corti rinascimentali mi hanno sempre affascinato, ma mi è veramente piaciuta un sacco.
il finale decisamente degna chiusura della serie, non in pompa magna ma giustamente più "dimesso", a sottolineare l'amarezza di Henry che si trova quasi senza accorgersene alla fine della sua esistenza, e a dover affrontarne l'inevitabilità.
mi è piaciuto che in quest'ultima puntata le madri dei suoi figli abbiano ricordato al re che stava lasciando un futuro di cui non s'era mai interessato. ottime tutte e tre ma come sempre la capa è Anne. la performance della Dormer è stata indimenticabile.
allo stesso modo considero il dialogo commovente con Charles e le parole spese su di lui all'annuncio della sua morte, un riconoscimento tardivo di quello che in fin dei conti è stato il suo unico e vero amico per sempre e che spesso, perfino poco tempo prima (dopo la vittoria di Boulogne), aveva trattato con sufficienza.
Henry ha sempre vissuto nel presente e per il presente, quasi senza riflettere, e solo al termine della sua vita s'è accorto di ciò.
è stato fantastico Rhys-Meyers nel caratterizzare Henry, con i suoi (imprevedibili e ingiustificati) cambiamenti repentini di umore e i suoi slanci di affetto e passione, che via via con il sopraggiungere della vecchiaia si sono acuiti. il lavoro sulla gestualità, sulla voce... lo sguardo folle ce l'ha di natura però

volevo dire ancora, sul finale:
il commiato dalle figlie è stato estremamente eloquente su quali fossero i sentimenti reciproci fra loro e il padre. Elizabeth m'ha fatto stringere il cuore, nemmeno alla fine il re riesce a dirle delle vere parole d'affetto, al contrario della sorella.
le lacrime le ho cacciate fuori alla morte di Charles, però. lui che si alza dal letto contro il parere di Brigitte e va dal suo re, ancora una volta, per l'ultima volta, nonostante faccia fatica a stare in piedi. il re che cerca di usare il suo potere taumaturgico, e poi la sua morte (concordo con chi ha scritto che non ho mai visto un morto così figo

), con la povera Brigitte che capisce di contare come il due di picche a carte in quanto legalmente non è nessuno, anche se ha ridato il sorriso a Charles ed gli è stata vicina fino all'ultimo. è stato un crescendo che m'ha davvero commosso, in maniera diversa dalle morti di Thomas More, Anna Bolena e Cromwell, in quanto non violento ma "naturale", ma ho comunque pianto.
mi è piaciuta molto l'evoluzione del personaggio nelle quattro serie, che pur mantenendo una certa coerenza di fondo (il detto del contadino francese che cita ad Edward Seymour come suo modello d'esistenza ne è una prova) è cresciuto e maturato. peraltro, vedendo il flashback finale di Henry, mi sono accorta che anche se in maniera meno pesante che il re (

), si nota che è invecchiato un po'...merito della barba, del capello selvaggio e degli abiti che ne hanno appesantito la figura (ma comunque

).
che altro.
ah, sì, ma perché di tutto quello che poteva ricordarsi del povero Cromwell Henry s'è ricordato di quando gli ha tirato un bello scappellotto sul coppino?