“Vediamo che si inventa Patrick per risolvere il caso” è il motivo per cui io ho iniziato a vedere TM, anche se ai tempi lo chiamavo “il biondo figo”.

Sarà per questo che puntate come Forest Green non mi dispiacciono, anzi. Il caso era interessante e il trucco articolato, coinvolgeva più persone in più fasi, quindi nel complesso la puntata ha tenuto la mia attenzione alta per tutto il tempo. Jane come al solito in gran forma, quando prende in giro il maschilismo dell’associazione, quando si pavoneggia con il riccone per aver fregato l’FBI, quando annusa le cameriere con Lisbon che lo guarda come se fosse improvvisamente diventato un maniaco e quando veste di nuovo i panni del Boy Wonder, in un ennesimo richiamo di questa stagione al suo passato. Anche se il momento più esilarante dell’episodio lo regala Cho nello scambio con Wilye, quando fa scena muta di fronte al suo linguaggio tecnico.

Abbott anche mi è piaciuto tutto l’episodio. Sono contenta che abbiano relegato Fischer in un angolo per dar più spazio innanzitutto a Lisbon, come è giusto che sia, ma anche a personaggi come il capo, mille volte più interessanti. Ho apprezzato come ha cercato di convincere l’atleta a parlare, come ha reagito alla proposta del riccone e come in seguito abbia recitato la sua parte nel piano di Jane. Abbott è un bel personaggio, con una personalità ben delineata che vien fuori episodio dopo episodio (e sto ignorando la sua reazione al robottone, probabilmente creata solo per il lol).
Ho adorato anche che abbiano ritirato fuori il discorso che Jane l’ha fatta franca ingannando l’FBI. Abbott sembra oltremodo seccato che il riccone gli rinfacci il suo accordo con Jane e ne ha motivo, soprattutto considerando che è un accordo che l’agente è stato forzato a fare dagli astuti ricatti del suo attuale consulente. Intrigante anche che tale scambio avvenga nel verde, di fronte a un laghetto, esattamente lo stesso scenario in cui Jane ha compiuto l’omicidio per cui poi è stato graziato.
In un modo o nell’altro, che sia attraverso lo specchio dei personaggi o attraverso rimandi simbolici, questi episodi fanno sempre riferimento alla situazione di Jane e alla sua storia, e lo trovo davvero un bel tocco. Tra l'altro, quest'ultimo riferimento mi fa sperare che dell'accordo se ne riparli prima della fine della stagione.
Passando al lato ty-drama della storia: se volevano che Pike facesse una proposta del genere a Lisbon e che fosse credibile, avrebbero dovuto introdurre il personaggio molto prima di due puntate fa. Diciamo nella 6x11, ad esempio. Almeno mesi di frequentazione avrebbero (più o meno, perché per quanto mi riguarda è comunque poco) giustificato meglio un tale slancio emotivo. Inoltre spero che non cerchino di darmi a bere che Lisbon accetterebbe solo perché quest’uomo è sincero, che apparentemente è l’unico motivo per cui lo frequenta, a giudicare da quante volte ribadiscono il concetto.
A tal proposito, un encomio agli autori per la sottigliezza della frase: “You’re a terribile liar. I like that in a man”. Nel prossimo episodio probabilmente Lisbon dirà cose come: “You have dark hair, I like that in a man” oppure “You can’t steal wallets and phones by hugging people, I like that in a man”, ci fosse mai qualche spettatore che ancora non ha capito che le piace perché è l’opposto di Jane.
Più sottile (per fortuna) è che rimanga suo malgrado colpita dall’atteggiamento di Pike nei confronti della promozione, che, sì, è sempre l’opposto di Jane: mentre quest’ultimo può sparire da un momento all’altro, lasciandola indietro con un breve messaggio in segreteria, Pike è disposto anche a rinunciare a un futuro brillante per lei. Per di più, ne discutono, e Pike lascia la decisione a lei. Jane, che è “secretive and controlling”, non ne avrebbe discusso e avrebbe preso la decisione che riteneva migliore per Lisbon, o forse per entrambi, in effetti controllando la sua vita, come ha fatto nella 6x10, e come sta facendo ora. Le dice che si merita un brav’uomo, e che Pike sembra esserlo, quindi non dà voce a quello che prova riguardo alla relazione e per di più aiuta a mandarla avanti. La prima scena, in cui si preoccupa di pretendere l’elicottero perché Lisbon non perda la cena con Pike, anche se lei è contraria e protesta, rispecchia simbolicamente questo atteggiamento. C’è poco da fare, Jane continua a decidere per lei, a credere di sapere cosa è meglio, non importa quanto lei si ribelli. Pike no, le concede giustamente il controllo della sua vita.
Comunque, Lisbon non sembra cavalcare lo slancio emotivo del suo spasimante. Per fortuna, non è nemmeno chiaro che andrebbe a fare a D.C., dato che il lavoro l’hanno offerto solo a lui. A casa a preparargli la cena con le perle al collo, stile Pleasantville? Nella sua premura e onestà, Pike mi sembra piuttosto egoista nel pretendere che lasci il lavoro per lui, mentre al contrario, il manipolatore egocentrico le lascia altruisticamente cercare la felicità con un brav’uomo.
Comunque, meno male che l’episodio non si è chiuso con Jane solo come un cane, al buio, con tanto di musichetta deprimente. Quasi me l’aspettavo, dopo la scena della cenetta di Lisbon.

P.s. Condivido le perplessità sull'abbigliamento di Lisbon. Ha un’aria femminile e attraente solo quando la veste Jane. Se proprio non vuole mettersi con lui, che lo paghi come personal shopper.
