Niente da fare, io trovo il finale e tutto la terza stagione una delusione.
Ho amato The Leftovers dal primo giorno, avevo intuito che non si sarebbe scavato nel mistero di quello che era successo, ma nelle reazioni emotive delle persone che hanno dovuto assistere.
Mi stava benissimo così, non mi importava di sapere perché le persone fossero scomparse, non mi importava di vedere materializzarsi scenari paranormali ed esoterici come conseguenza di quell'evento.
Mi bastava che quella premessa strana fosse la base su cui raccontare altro, un po come la premessa di Bojack Horseman di un mondo con umani e animali antropomorfi che convivono, che non è da "capire", solo da accettare come base narrativa.
È così è stato nella prima stagione, perfetta in tutto, stagione in cui coerentemente capiamo che se da una parte chi ha perso qualcuno è distrutto, dall'altra stanno tutti impazzendo non per solidarietà con chi ha perso qualcuno (dopo tutto nessuno si suicida o forme sette al pensiero che ci sono milioni di persone che muoiono di fame e nessuno si proclama "colpevole" per avere cibo quando milioni di persone invece no) ma per la paura che il fenomeno inspiegabile si ripeta.
E invece ad un certo punto hanno dovuto infilarci eventi che se non sono paranormali sono cose senza senso e se lo sono, allora non possono più essere ignorati tornando a quella premessa di voler raccontare soltanto storie emotive di persone disorientate.
Quindi con la seconda e terza stagione abbiamo avuto uno show schizofrenico, che non sapeva più se essere una racconto di vite che cercano risposte o un racconto di eventi paranormali ricollegati ad una premessa fantascientifica.
Il finale ha dirottato questa schizofrenia in una chiusura da racconto di vite che cercano risposte, togliendo senso e pathos a tutto l'altro filone narrativo e creando un buco di sceneggiatura grande come una casa: dobbiamo cioè accettare che nel giro di 6 anni c'è stata una concentrazione di fatti anomali come cani impazziti, persone che muoiono e tornano in vita, individui che sentivano qualcosa sarebbe successo, terremoti che prosciugano laghi, uccellini che campano dentro una scatola senza aria per giorni, città senza sparizioni e poi per anni niente... il niente più assoluto, tanto che l'unica cosa degna di essere raccontata è l'epilogo amoroso di Nora e Kevin, due personaggi che non sta scritto da nessuna parte che sono i protagonisti assoluti e quelli su cui si deve concentrare il finale.
Ma proprio per niente, per tanto tempo e in tante puntate non si è trattato di loro ma delle persone, del mondo o almeno della comunità di Mappleton. Virare la trama improvvisamente sulle loro vite e decidere che l'importante fosse che il finale mostrasse loro non ha per niente senso.
Tutto il filone narrativo messo a caso della morti e resurrezioni di Kevin non solo non ha senso, ma soffre di uno dei più grandi errori di sceneggiatura che si possano fare: si è tutto concentrato in pochi anni, poi senza che ci fosse un motivo reale è tutto finito... tanto che la scena si è potuta spostare a 15-20 anni di distanza lasciando intendere che la vita è trascorsa normale per tutti, niente più stranezze o persone disorientate e impazzite, niente più conseguenze sul piano politico e sociale, tutto si è assurdamente concentrato in due città e in pochi anni di racconto, poi è come se quella dipartita che prima sembrava fosse l'inizio della fine della civiltà è come se non ci fosse mai stata.
Fosse finita con la prima stagione sarebbe stata una serie perfetta.
La seconda ci poteva stare, ma ha cambiato completamente registro con la prima morte di Kevin.
Da quel punto nessun autore poteva pensare che avrebbe avuto un senso cambiare registro così per poi abbandonare tutto quel filone narrativo per concludere il tutto come se non si fosse mai cambiato registro... e invece l'hanno fatto.
La terza stagione è stata praticamente inutile.
Così come è iniziata (con la storia di persone disorientate) così sarebbe dovuta finire e non trasformarsi in un'altra cosa e improvvisamente diventare "la storia di Kevin e Nora". Ma chi l'ha mai detto che sono i personaggi principali o più importanti, che quella che si stava raccontando era la loro storia? Non solo non è stato detto ma la sceneggiatura puntata dopo puntata non è coerente con questa idea romantica e assurda. Non è mai stata la storia di Kevin e Nora.
Sono entrati senza motivo in un dedalo paranormale senza senso quando la serie non ne aveva bisogno.
Non dico che avrebbe dovuto darci risposte ma rimanere coerenti e dare una conclusione anche a quella parte paranormale, cosa che non fai quando insinui che in 7 anni c'è stata una concentrazione di fenomeni inspiegabili e gente disorientata che ha influenzato gli avvenimenti del mondo e poi per 15-20 anni la vita è tornata ad essere normale per tutti con le stranezze e la follia post-dipartita sparita senza motivo improvvisamente dalla coscienza collettiva della terra.
Non so quanti altri hanno fatto il mio stesso ragionamento o notato la poca coerenza narrativa da stagione a stagione, ma rimane il fatto che sono proprio deluso, la storia di The Leftovers non mi ha detto nulla, messo così è un polpettone insipido e narrativamente vuoto.
Prese singolarmente, tante puntate sono capolavori di scrittura, regia, orchestrazione e recitazione... su questo non ci piove.
Comunque per ben due volte il finale di stagione era stato perfetto come conclusione della serie:
1) le persone non riescono ad accettare l'inspiegabile e arrivano a distruggere il mondo a causa di questo, bruciano una città e fanno morire una ragazza
2) tutti i protagonisti (no, i protagonisti non sono Kevin e Nora!) si ritrovano, il modo è impazzito, l'inspiegabile resta, alcune persone hanno sviluppato capacità extrasensoriali ma quello che conta è ritrovarsi e trovare il senso negli affetti.
Invece questo due scenari perfetti come finali di serie sono stati usati come finale di stagione, mentre il terzo che avrebbe stonato perfino come finale di stagione è stato addirittura usato come finale di serie. La peggiore puntata di tutte, buco di trama grande come una casa, cambio di registro narrativo, i protagonisti ridotti a due e tutto un racconto di smarrimento interiore relegato ad una pessima storia d'amore.
P.S. Quando capiranno gli autori di film e serie che i salti temporali sono la maniera più assurda e irritante di concludere una storia?
I salti temporali sono come un'enorme buco di trama, lasciano intendere che i protagonisti (persone eccezionali, dotati di capacità eccezionali e a cui sono accadute cose eccezionali) hanno vissuto 20-30 anni di assoluta noiosissima normalità, tanto che la straordinarietà di quello che che ci è stato raccontato non ha avuto ripercussioni nelle loro vite. L'ho visto accadere in tantissime serie e film: i personaggi invecchiati che vivono un'esistenza avulsa dal contesto che la loro "avventura" avrebbe dovuto plasmare e cambiare.
È veramente un modo ridicolo si concludere una storia.
In ogni caso la storia va sempre conclusa nel presente, lasciando intendere che siccome sono successi fatti eccezionali a persone speciali, altri ce ne saranno, fatti che cambieranno le loro vite e il mondo stesso... tanto che se facessimo un salto temporale ci sarebbe dozzine di avventure da raccontare e un mondo completamente trasformato.
A questo punto trovo molto più appaganti i finali a caso causati dall'interruzione di una serie prima del tempo che non questi finali con salto temporale.
Post unito: 16 May 2018, 23:18:13
Se però avete la pazienza, la voglia e l'apertura mentale giusta, come è capitato a me, vi si aprirà un mondo. Il senso di insoddisfazione per risposte ai misteri solo evasive o non date o messe in secondo piano verranno superate dal senso di coinvolgimento di quella che è una storia umana. La storia di due persone, Kevin e Nora, che combattono con le loro vite per trovare l'amore all'interno di una situazione assurda. E allora ogni colpo di scena mancato, ogni lunghissima verbosità passerà in secondo piano per coinvolgere i vostri sentimenti.
Prima di tutto che arrivati alla fine della terza stagione si sia proclamato dall'oggi al domani che questa è la storia di Nora e Kevin a me proprio non va giù. Da nessuna parte l'impostazione narrativa della seria lascia intendere questo e anzi la sua struttura con puntate intere dedicate ad un singolo personaggio smentisce proprio questa impostazione, impostazione che si è prepotentemente affermata solo nelle ultime puntate, quasi a giustificare un finale a due invece di ammettere che, in una serie così corale che parla degli abitanti di Mappleton, non di Nora e Kevin e della loro veramente forzata storia d'amore, è un errore madornale.
Il finale ha sì lasciato un profondo senso di insoddisfazione, ma non per il non aver dato risposte ai misteri di cui a me non importava niente e infatti fino alla fine della prima stagione l'impostazione della serie era perfetta, storie umane di persone spaesate dopo un evento, niente di paranormale se non la promessa.
L'insoddisfazione deriva dall'aver messo in mezzo inutili elementi sovrannaturali per poi creare un finale che praticamente fa finta non ci siano mai stati (quasi come Kevin fa finta di non aver mai avuto un rapporto con Nora, forse hanno voluto prenderci in giro gli autori)
E questo è un errore narrativo enorme, di dimensioni bibliche, quasi come se avessi assistito a tre serie diverse: una che inizia con un'impostazione introspettiva sociale, una centrale che è un guazzabuglio di elementi paranormali e finisce negando l'esistenza o l'importanza di tutto quel calderone che c'è stato nel mezzo, soffermandosi su due soli dei personaggi... nemmeno i più importanti.
La riprova è questa: da quando Nora entra nel macchinario a quando si incontrano 20 anni dopo c'è stata solo noia assoluta, vite banali vissute banalmente. Cioè senza che ci fosse una qualche ragione, improvvisamente cessano le stranezze, malgrado pochi minuti prima il mondo fosse più perso che mai tra scienza, fede, fondamentalismo, terrorismo, eventi assurdi... dopo 20 anni non c'è traccia degli strascichi lasciati da quella realtà di follia, anche se fino a prima la gente moriva e risorgeva, sentiva voci, faceva campare uccellini sottoterra e spariva dentro a macchinari... dopo 20 anni è come se non ci fosse stata alcuna evoluzione nella scienza, nella follia, nelle stranezze... di colpo in bianco nessuno sente più voci, i cani non impazziscono più, nessuna setta cerca più di governare il mondo, nessuno scienziato ha costruito qualcosa, Kevin non ha più alcuna "capacità"... e fanno finta che niente sia successo, insinuando che quello che conta è una delle più tirate per i capelli storia d'amore tra due soli dei numerosi personaggi che sono il fulcro di questa serie.
Qui il problema non sono i misteri, non l'ho mai considerata una serie fantasy, qui è proprio l'incapacità di mantenere una coerenza narrativa.