Allora, ho letto alcune inesattezze relative al mio intervento, quindi mi sia almeno concesso un breve diritto di replica, dal quale può naturalmente considerarsi escluso l'utente che mi invita alle cure pisichiatriche. Lì credo si siano semplicemente superati i limiti del buon gusto di un confronto civile e mi sarei solo aspettato che il moderatore fosse intervenuto con la stessa reprimenda che è stata riservata ad altri per commenti ben più innocui. Così non è stato e pazienza. Per coloro che hanno invece riscontrato nella mia condotta reiterata un chiaro tentativo di trollaggio, l'invito rimane quello di andare a rileggersi toni e contenuti usati negli interventi per capire chi ha insultato e chi no e a quale dei due utenti fosse eventualmente indirizzato l'invito del moderatore a rimanere in tema con l'argomento di puntata.
Tornando a quello (e tutto mi si può dire tranne che non abbia sempre provato ad argomentare diffusamente, a torto o ragione, i motivi della mia delusione riguardo ai temi offerti dalla puntata), io qui non ho mai messo in dubbio che ognuno possa avere le sue brave ed ottime ragioni per aver apprezzato questo season finale e questo telefilm, non riesco a comprenderli nemmeno sforzandomi, ma su quello sono sempre stato discretamente possibilista. Sarebbe quindi auspicabile che, allo stesso modo, venisse concesso un minimo di credito anche a quei commentatori più "prudenti" - e su queste pagine non sono mai stato il solo - che se non concordano con la tesi più diffusa del capolavoro, non lo fanno necessariamente perché frustrati o animati da chissà quale spirito trollatorio, ma solo perchè, arrivati ad un primo giro di boa, si rende purtroppo necessario, per chiunque, mettere sulla bilancia le cose che hanno meglio funzionato e quelle che invece un po' meno... e solo su quello, cercare di arrivare, su un forum, ad un'analisi più ponderata di quello di cui stiamo parlando.
Iniziamo con lo sfatare, se possibile, questo ulteriore equivoco, quello di credere che chi non ha apprezzato "Leftovers" lo faccia o lo abbia fatto solo perchè più interessato alla risoluzione dei misteri, che è poi lo stessa motivazione più volte attribuita ai "delusi" della precedente serie di Lindelof.
Parlo per me, naturalmente, ma vorrei fosse chiaro che non è affatto detto che sia così. La dipartita, i cani che "non sono nostri", il National Geographic, le notti di amnesia, le predizioni di Patti, tutto questo e molto altro, non sono mai stati, nel mio caso, elementi sui quali ho mai dimostrato, al contrario di altri, di arrovellarmi il cervello. Li ho sempre vissuti come delle "distractions", già consapevole che non avrebbero portato da nessuna parte, anche perché quando scegli di sederti ad un tavolo in cui sai che qualcuno barerà, quel gioco devi anche un po' essere preparato a subirlo, senza lamentartene più di tanto. Quando, più volte, ho parlato di scarsa coesione o valenza narrativa, non mi sono infatti mai riferito all'evento o ai misteretti in particolare, ma proprio a quello che dovrebbe essere, secondo i molti pareri, il pezzo forte della serie: i personaggi.
E come spettatore, io ad una serie non chiedo altro. Dammi personaggi in grado di emozionarmi, certo, ma già che ci sei, già che è il tuo lavoro, fammi anche vedere come un personaggio passa da A a B. Mostrami, per piacere, quel passaggio, quello che mi aiuta a empatizzare con loro, a capire come forma mentis arrivi ad influenzarne azioni e comportamenti di un personaggio. Raccontami il tema , accompagnami per mano, come hai fatto nell'ottimo "Guest", mostrandomi come Nora passi dalla rabbia all'accettazione del dolore e stai sicuro che non ne frega niente di andare su un forum a romperti le balle. Mi dai però dei motivi per farlo quando, arrivati alla fine, butti nel cesso quei progressi, mostrandomi l'incazzosa Nora che, alla vista dei manichini, invece di prendere l'innaffiatoio o il fucile a pallettoni gliela dà vinta in questo modo ai "machiavellici" bianchi, salvo poi ricambiare di nuovo idea, nel giro di 5 secondi, alla vista dell'infante che diventerebbe per Nora, per i Garvey e per tutta Mapleton messaggio di nuova "speranza". Quisquilie certo, come quelle del prete che, in versione "bad guy", mi piace pure, solo se paragonate all'assoluto non sense della perspicacissima Lauren, personaggio davvero scritto coi piedi che si ricorda di aprire bocca solo quando l'astuto piano è riuscito. A meno che l'ex psichiatra, che anche solo per ex-deformazione professionale dovrebbe essere abituata a prevedere dinamiche e comportamenti di una folla che viene provocata non pensasse davvero che, a cose fatte, la brava gente di Mapleton si sarebbe limitata a rigar loro la macchina. E sembrerebbe proprio di sì, altrimenti non si capisce perchè l'incompresa Jill non venga costretta, anche con la forza, a trovarsi altrove.
Poco male e, come ha già detto qualcuno, non è la fine del mondo. Qui volevo solo rimarcare e poi mi taccio davvero, che qui nessuno mette in dubbio l'oggettiva valenza tecnica o estetica di quella o altre scene, in grado poi di suscitare nello spettatore l'emozione che gli sarà più consona. A volte succede semplicemente che per altri spettatori questo non basti, e che maggiore o minore gradimento verso i personaggi e della loro facoltà di emozionare siano anche strettamente relazionati al modo in cui loro azioni siano accompagnate da scelte logiche e coerenti. E su questo aspetto, che per quanto mi riguarda non è negoziabile, è anche giusto che qualcuno non sia più disposto a concedere alibi, decidendo consapevolmente d'interrompere qui la visione, con somma gioia di chi crede che un prodotto vada commentato solo da quelli a cui piace. Qui sono i personaggi che non hanno innanzitutto funzionato e "acchiappato", ma i misteri irrisolti non c'entrano davvero niente.