Ho visto.
Sapendo già dove vanno a parare i romanzi, posso dire che la vicenda del bambino risorto su Laconia ha un suo perché e ha meritato tutto il minutaggio: peccato che bisognerà, appunto, leggere i romanzi per sapere a che serviva.
Ottimi comunque gli ultimi approfondimenti dei personaggi, Clarissa e Drummer su tutte. Ma anche Filip, dai.
Tensione a mille, spettacolare l’attacco all’anello da parte della Rocinante, nonostante la CGI obiettivamente scrausa. Un casino da vedere al cinema! Chissà come sarebbe stata con Alex.
Sul finale, che dire? E’ addirittura meglio che nel romanzo, dove Naomi risolve la situazione in ancor meno tempo, con ancor meno informazioni e senza alcun tipo di preparazione. E poi, se non ricordo male, le info le scopre in mezzo ad un guazzabuglio enorme di dati che le passa Bobbie.
Quindi, da lettore dei romanzi, ancora una volta mi reputo soddisfatto.
Gli ultimi minuti sono un po’ la chiusura del cerchio, un po’ un commiato dai fan con tutto il lieto fine possibile in una saga come questa, e un po’ una porta socchiusa verso qualcosa che potrebbe essere, una VERA conclusione della storia.
Riassumendo.
Bella serie, che ha saputo sempre trarre il meglio dai romanzi, mantenendone intatto lo spirito e il senso, ma trovando nuove vie, sempre migliorative, per raccontarli e risultando appassionante anche per chi, come me, sapeva già come sarebbe andata a finire.
Sicuramente meritava stagioni più corpose e, se non fosse stata chiusa dopo la terza, sarebbe stato interessante proseguire con la formula della chiusura dei volumi a metà stagione.
Chiaramente chi non ha letto i romanzi immagino che adesso sia leggermente incazzato perché Laconia sembrava (e lo è davvero) mille volte più interessante della vicenda di Marco: vediamo se davvero sarà questa la conclusione o se rivedremo rinascere la serie ancora una volta, magari in qualche altra forma.
Ultimo appunto.
Il discorso finale con dimissioni di Holden davanti alle autorità me ne ha ricordato, non so bene come, un altro fatto da Micheal Burnham nel finale di una delle stagioni di Discovery (boh, ne ho viste due… forse era la prima).
Me l’ha ricordato non perché ci fossero similitudini (anzi!), ma perché ho realizzato praticamente in quel momento come ANCHE in questa serie ci fosse un’infinità di donne: verso la fine erano la stragrande maggioranza, forse ancora più che in Discovery
Però, “stranamente” non me ne sono nemmeno reso conto: forse perché quando si scrive bene un personaggio, gli si dà spessore, lo si inserisce in un mondo ben costruito, lo si fa agire in modo logico e coerente, gli si dà uno sviluppo nel tempo e lo si “tempra” con prove, con sconfitte anche, che mettono in luce le sue debolezze e le sue fragilità ma anche le sue peculiarità e i punti di forza, forse, e dico FORSE, non importa più che sia maschio femmina, binario, non-binario o quant’altro. Forse, eh!
Vabbuò, è tutto, speriamo non sia finita qui…