Perdonate la lungaggine ma finalmente mi è tornata voglia di sproloquiare su un episodio di Sherlock.
“Once more unto the breach, dear friends, once more!”

Partiamo dalla regina incontrastata di tutta la serie:
Hudders.
Più di un plot device, più di un oracolo del foreshadowing, un’assoluta certezza. L’adoro. Ha preso la situazione in mano, ha rimesso John in carreggiata (più volte!), ha riso in faccia a tutti quelli che hanno sempre ridotto Sherlock a una macchina pensante senza emozioni, spesso prende in prestito le manette di Sherl, ha guidato come una pro… insomma: è tutto quello che ti aspetteresti da lei e anche di più.
(Virando per un attimo al tecnico devo dire che la regia di Hurran non mi ha dato per niente fastidio, tutta la scena di Sherlock “high as a kite” che recita l’Enrico V e da bravo brit salva tazze di tea è stata davvero molto ben fatta e recitata).
Mycroft.
Da quel lontano agosto 2010 me ne sono innamorata ed è forse il mio personaggio preferito (fino a qualche tempo se la giocava con un altro ma aspetto di finire la s4 per aggiornare la classifica XD).
La cosa con Lady Smallwood mi perplime su più livelli ma non è una perplessità negativa, tutt’altro. Sono curiosa di vedere come (e soprattutto SE) la cosa sarà sviluppata. Also, sono curiosissima di scoprire cosa LUI sa di Euros perché mi sembra l’unico che potenzialmente ha tutte le informazioni e nonostante questo non sa cosa l’aspetta. Se Euros versione Faith si è nascosta alle telecamere un motivo ci sarà.
“Sherrinford” è la cosa che mi lascia più dubbi. Magari è semplicemente un nome in codice (e sicuramente lo “screzio” avvenuto tra i fratelli –o quanto meno tra lei e Mycroft- deve essere stato non solo relativamente recente ma anche importante tanto da toccare la sicurezza nazionale… altrimenti Lady S e l’altro tizio non avrebbero motivo di conoscere questo dettaglio così personale di Mycroft.
John e Mary.
Ma potrei dire tranquillamente citare solo John. Mary non è altro che l’insieme dei pensieri che lui sceglie di censurare. Quella parte di sé che non riesce mai a smettere di pensare a Sherlock, a quanto lo conosca, a quanto sia brillante, a quanto sia esasperante, a quanto sia carino con il deerstalker (l’avevo pensato già alla s2, in tempi non sospetti ma è bello avere conferma), a quanto Sherlock “is a monster, but he’s our monster.” (Tra l’altro devo dire che Amanda è stata molto brava a interpretare fondamentalmente John e tutte le sue repressioni.)
Se Sherlock ha usato la droga, John si è buttato sull’alcool e ho apprezzato che non abbiano dimenticato questo piccolo particolare del personaggio.
Ora non voglio giustificarlo, la scena del pestaggio in obitorio è stata troppo anche per me, mi ha fatto malissimo, ma credo che in questo momento non si trovi in una situazione mentale ideale. Lo nasconde meglio di Sherlock ma non vuol dire che non abbia dentro l’inferno. Non solo sono anni che accumula e accumula e accumula (seriously, è ancora risentito per Reichenbach! Semplicemente non l’ha processato completamente) ma si sente ancora in colpa per Mary e per Rosie, è chiaramente in denial, beve, è solo come un cane (a proposito, chi sarebbero gli “”””amici”””” a cui ha lasciato la creatura? Boh). Euros, che è intelligente quanto i fratelli se non di più, c’ha visto bene: John punta ad un “unreasonable standard” e ovviamente fallisce.
Ho trovato bellissima l’ultima scena di John e Sherlock insieme (forse anche molto più dell’abbraccio che, per inciso, HO ADORATO). Siamo tutti umani, anche John Watson. E credo che queste parole gli abbiano fatto bene.
Sherlock.
Il piccolo di casa. Quello che da quando è tornato dai morti prende mazzate in ogni singolo episodio (fuori e dentro il mind palace). Come si fa?!
Come al solito è il più fragile e quello che più di tutti sente le emozioni. La cosa che forse più mi ha messo tristezza è stata Euros che per farsi “piacere” da Sherlock si presenta come un John2.0. E molte cose di Asip ci vengono confermate: John era suicial, Sherlock l’ha salvato.
E qui devo deviare un attimo e parlare di
Irene. Figuratevi se Moffat si lasciava sfuggire l’occasione di farla spuntare. Poi mi chiedono pure perché è il mio writer preferito.
Non solo ci conferma la gelosia di John (“uuuuh il ragazzo posh che si è innamorato della dominatrix!”) ma, ed è forse la cosa più importante, consente a Sherlock di ammettere la possibilità di una relazione.
Ora, sicuramente non è una necessità così ardente anche se, again, John non è di questa idea: entrambi hanno bisogno di qualcuno che li completi (cos’è che diceva Ben quest’estate sul fatto che Sherlock è come un puzzle senza un pezzo che, guarda i casi della vita, ha la forma di John… ma sto divagando) ma il semplice fatto che lui ammetta di scriverle è importante; perché non è Irene in quanto Irene ma è ciò che rappresenta (che ha sempre rappresentato e che sempre rappresenterà).
E no, non è innamorato di lei: perché mandare messaggi a una donna non è “incriminante” significa solo che siamo umani. Sherlock ha ammesso di essere umano.
Scusate, vado un attimo a piangere. E’ stato perfetto.

Altre considerazioni sparse perché ho scritto pure troppo:
- Culverton
Smith, agghiacciante e ancora di più il riferimento a HH Holmes. Non conoscevo la storia di Sevile e non ho parole per commentarlo.
- Su
Euros non mi pronuncio perché secondo me c’è ancora tanto che non sappiamo e ci hanno mostrato solo la punta dell’iceberg. E’ lei la vera psicopatica degli Holmes? Vedremo. L’amico in comune con Smith mi puzza tanto di Moriarty (ecco un singolo nome che può cambiarti l’esistenza)
- Interpretazioni fantastiche! Mi hanno sicuramente convinto più di quelle della 401. In particolare Sherlock strafatto che recita Shakespeare, John con i lacrimoni (soft spot, perdonatemi) e Mycroft che capisce cosa intende Lady S quando gli dice "possiamo andare a bere qualcosa insieme"
- Molto bella la colonna sonora (quella della 401 non l’avevo proprio notata, questa invece merita)
- “your own death it is something that happens to everybody else. Your life is not your own, keep your hands off of it” (Moffat *___* e le citazioni del canone)
Alcune cose che non mi sono piaciute. L’episodio è bello ma non così bello (Belgravia e Reichenbach continuano ad essere vette inarrivabili sotto ogni punto di vista):
- Mary (quella vera). Vi sembra normale dire a uno “ah per riconquistare il tuo amico fatti del male, mettiti in pericolo e sono sicura che lui viene a salvarti” WTF (poi mi chiedono perché non l’ho mai sopportata. Centomila volte meglio il fantasma dei pensieri repressi di John.
(detto questo: non dubito che John non sarebbe tornato indietro. Si capisce chiaramente quando insieme a Lestrade guarda il video di Smith che dice “sono un grande fan di Holmes, potrei pure spostarlo nella mia stanza preferita.” Avrebbe fatto in tempo? Non lo sapremo mai)
- Il pestaggio. Niente, mi fa troppo troppo male.
- Poco Lestrade.
- il teschio che cambia colore e quelli convinti che il blog sia di Sherlock
- Mycroft che mi scade a pensare che il fratello sia una macchina pensante (bit not good)
- John che mentre nella 401 dice a Mary “sono un uomo migliore di quello che pensi” poi dice “Non sono mai stato come mi vedevi ma voglio esserlo.” Fate pace.
- c’era un’altra cosa ma non ricordo :\