Mi è piaciuto come hanno gestito Frank (magari si può discutere della morte per Covid, ma del resto con la demenza non si poteva chiudere la questione così in fretta). La sua lettera d'addio è stata coerente col personaggio, non il bonaccione in cui avevano tentato di trasformarlo, ma col pezzo di merda egocentrico che è sempre stato. E sono contento, in barba alla stucchevole retorica imperante del
family is family (retorica portata avanti da chi, probabilmente, un bastardo del genere in casa non ce l'ha avuto e non capirà nemmeno in un milione di anni che il fatto che certe cose le commetta un membro della famiglia non è e non sarà mai un'attenuante, ma rimarrà sempre un'
aggravante), che i suoi familiari praticamente se ne freghino, anzi, praticamente lo perculino vedendolo in overdose sul divano e nessuno di certo corra al suo capezzale (dove viene perculato anche dal personale medico).
E la lettera fa la fine che merita, sempre in barba a chi pensava a chissà quale rivelazione strappacuore che avrebbe commosso tutti i suoi "cari", visto il valore del personaggio non può che finire come base per gli scarabocchi di una bambina.
Ci sta che Liam gli sia ancora affezionato, purtroppo a questa età i bambini (o pre-adolescenti che dir si voglia) tendono a perdonare ancora tutto ai loro genitori (ricordate anche Carl e Debbie prima di lui?).
Il resto, beh, forse è stato giusto lasciare parecchie cose in sospeso, piuttosto che dare chiusure raffazzonate...
Insomma, finisce qua...una serie che, per me, aveva smesso di essere memorabile più o meno dall'abbandono di Joan Cusack (quindi mille stagioni fa

). Però era una piacevole abitudine, così come lasciare qualche commento qui.
Che dire se non