Oltre al fatto che quoto anche le virgole, gli spazi e i punti di quello che ha scritto
@GridaSilenziose, mi permetto solo di aggiungere che secondo me per poter comprendere e/o apprezzare serie tv come queste, che presentano uno spaccato sociale molto diverso, credo, da quello in cui viviamo o siamo cresciuti noi, bisogna necessariamente investire una certa dose di sensibilità, empatia e, soprattutto, l'umiltà di non essere convinti di essere portatori di verità universali. Altrimenti è chiaro che se si parte già con preconcetti standardizzati su cosa sia giusto e cosa sia sbagliato, già la sigla diventa insopportabile.
Poi i gusti sono sempre gusti e non si discutono, e sicuramente i difetti li avrà Shameless come tutti gli altri show televisivi. Ricadere però sempre e solo nel misurare la sua presunta volgarità per giudicarlo mi sembra veramente riduttivo. E' crudo, certo, ma non sono praticamente mai scene inutili e gratuite, ma sempre motivate ai fini di ciò che si vuol trasmettere.