una bella serie scoperta per caso in questo fine estate annoiato e povero di serie: mi è piaciuta fin dall'inizio per la sua trama mai scontata e i personaggi non stereotipati, una su tutti la protagonista Catherine (mi è piaciuta molto l'idea di volgere al femminile l'archetipo del poliziotto tormentato), ma anche il contabile Kevin (che mi ha ricordato il Lester Nygaard di Fargo) e Tommy Lee Royce (si può amare ed odiare al tempo stesso un personaggio?)
in generale l'ho trovata una serie sì cruda ma senza scene di violenza gratuite, messe lì solo per fare audience (e qui si vede la qualità delle serie british, secondo me), col giusto mix di drama e momenti più leggeri...
momento preferito su tutti:
alla fine quando Tommy, sapendo di essere arrivato alla fine della sua fuga, cerca di costruire un rapporto con il figlio, risultando dolce e inquietante al tempo stesso (adoro il suo essere contemporaneamente così fragile e disturbante)
sono contenta per il rinnovo,

chi come me spera che la seconda stagione si manterrà sui livelli della prima, e secondo me vedremo Catherine che cerca di smantellare i vertici dell'organizzazione criminale che spaccia nella sua zona

altrimenti non so proprio cosa si inventeranno