
Post unito: [time]<strong>Oggi</strong> alle 12:22:08[/time]
https://www.istat.it/it/files//2020/07/Report_ISS_Istat_Cause-di-morte-Covid.pdf
Sono state analizzate le informazioni riportate dai medici in 4.942 schede di morte, di soggetti
diagnosticati microbiologicamente con test positivo al SARS-CoV-2 (il 15,6% del totale dei
decessi notificati al Sistema di Sorveglianza Integrata ISS fino al 25 maggio). Nelle schede di
morte sono certificate, oltre a COVID-19, quelle condizioni e malattie che hanno avuto un ruolo
nel determinare il decesso.
COVID-19 è la causa direttamente responsabile della morte nell’89% dei decessi di persone
positive al test SARS-CoV-2, mentre per il restante 11% le cause di decesso sono le malattie
cardiovascolari (4,6%), i tumori (2,4%), le malattie del sistema respiratorio (1%), il diabete
(0,6%), le demenze e le malattie dell’apparato digerente (rispettivamente 0,6% e 0,5%).
La quota di deceduti in cui COVID-19 è la causa direttamente responsabile della morte varia
in base all’età, raggiungendo il valore massimo del 92% nella classe 60-69 anni e il minimo
(82%) nelle persone di età inferiore ai 50 anni.
COVID-19 è una malattia che può rivelarsi fatale anche in assenza di concause. Non ci sono
infatti concause di morte preesistenti a COVID-19 nel 28,2% dei decessi analizzati,
percentuale simile nei due sessi e nelle diverse classi di età. Solo nella classe di età 0-49 anni
la percentuale di decessi senza concause è più bassa, pari al 18%.
Il 71,8% dei decessi di persone positive al test SARS-CoV-2 ha almeno una concausa: il 31,3%
ne ha una, il 26,8% due e il 13,7% ha tre o più concause.
Associate a COVID-19, le concause più frequenti che contribuiscono al decesso sono le
cardiopatie ipertensive (18% dei decessi), il diabete mellito (16%), le cardiopatie ischemiche
(13%), i tumori (12%). Con frequenze inferiori al 10% vi sono le malattie croniche delle basse
vie respiratorie, le malattie cerebrovascolari, le demenze o la malattia di Alzheimer e l’obesità.
Le complicanze di COVID-19 che portano al decesso sono principalmente la polmonite (79%
dei casi) e l’insufficienza respiratoria (55%). Altre complicanze meno frequenti sono lo shock
(6%), la sindrome da distress respiratorio acuto (ARDS) ed edema polmonare (6%), le
complicanze cardiache (3%), la sepsi e le infezioni non specificate (3%).