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« il: 1 March 2011, 00:48:15 »
10 e lode, ma solo perché non si può dare di più. L'episodio l'ho visto sabato, ma lo commento solo oggi perché non volevo che quello che avessi scritto fosse il frutto dell'emozione del momento. Dopo due giorni, il mio parere non è mutato. Uno degli episodi più belli, più profondi. La storia ti prende subito e ti entra sotto la pelle, mai eccessiva, anzi, una storia raccontata in punta di piedi, delicata, ma con una potenza narrativa straordinaria. John Noble ci regala ancora una volta due uomini simili eppure così diversi. Giuro, difficilmente dimenticherò l'espressione che Noble "incide" a Walternative quando Olivia indirettamente gli svela il mistero della scomparsa di Peter: c'è sorpresa, stupore e una smorfia di sollievo per la rivelazione appena avuta. Le dinamiche non sono mai banali: Walter sa che è sbagliato tenere Peter e il suo lavoro per restituirlo alla famiglia è davvero sentito, sempre sincero. L'egoismo della moglie di Walter è straordinario e non può essere biasimato: per tutto l'episodio la vediamo provare a far andare bene le cose, ma l'esasperazione è dietro l'angolo, ma al primo segnale di "cedimento" di Peter, ogni aspetto negativo viene spazzato via di fronte alla possibilità di riavere il figlio che aveva perso. Alla fine di questa meravigliosa storia, non c'è nessun vincitore, ma solo adulti che si ritrovano a fare i conti con i loro sbagli e le loro miserie, tuttavia c'è un messaggio di speranza rappresentato dai giovani Peter e Olivia: se i loro genitori hanno corrotto il passato, loro hanno la possibilità di avere un buon futuro, hanno la possibilità di fare scelte e di farle diverse. Sullo sfondo ci sono i tulipani bianchi, come se Dio stavolta dicesse ai due ragazzi di non aver paura, che andrà tutto bene...
43 minuti di poesia, una poesia che in America non viene apprezzata, non viene capita...