Ancorché inferiore all'intimità della prima stagione, penso che questa serie TV raggiunga delle vette altissime, forse inferiore solo a Twin Peaks e Leftlovers.
L'assurdità di alcune scene (il polipo) e la poeticità di altre (tutta la sequenza del labirinto) creano un connubio di filosofia che, seppur inizialmente "strambo", ha un senso solo dopo un attento approfondimento (la scena del polipo, ad esempio, è l'emblema di come THE OA sia un telefilm che va oltre la semplice visione, ma ti sprona, attraverso diverse ricerche, ad andare oltre).
Il finale, certo, è un qualcosa di già visto, ma mai si era visto un cerchio che combinasse così bene queste dimensioni.
Attendo con ansia la terza stagione (DEVE ESSERCI) perché credo che, allo stato attuale, questo sia l'unico prodotto valido per Netflix, da anni trascinato nell'onda del mainstream.
Dopotutto, come dice Nina: È la nostra incapacità di pensare le cose che ci limita
PS: Sarò impopolare, ma le scene del gruppo di BBA le ho trovate nettamente superiori al main plot.