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« il: 15 June 2017, 10:34:24 »
Che Lynch sia una discriminante è vero.
Non per la questione è Lynch e non tutti lo possono capire, ma per il fatto che è Lynch non tutti lo apprezzano, non a tutti piace.
E che è puro Lynch è vero pure ed influisce tantissimo, inutile negarlo. A chi non piace il suo stile, la sua baroccagine, la sua macchinosità, la sua staticità e tutto il resto, questa stagione non può piacere, aldilà se la comprenda o meno.
Tanti miei amici, che hanno adorato le prime due stagioni, ma che non conoscono o non apprezzano il cinema lynchiano hanno mollato delusi o sono sul punto di mollare questa stagione, perché esasperati e annoiati.
Il maestro ha deluso tanti con questo revival. Perché in 25 anni si è creata ogni sorta di aspettativa, ognuno aveva il suo twin peaks in mente. Ma Lynch, ha fatto come fa sempre, ha tirato per la sua strada. Personalmente sto apprezzando ogni minuto. Mi sta piacendo tutto quanto. Le ambientazioni che non vedono più Twin Peaks cuore centrale della storia, le atmosfere molto più pesanti, i ritmi dilatati al massimo, il culto del grottesco, del tragico e del comico, l’utilizzo di personaggio che possono esaurire il loro ruolo in un’unica apparizione. Mi sta piacendo tutto quanto.
E non ho avuto problemi con questa stagione, perché molto più di Twin Peaks io amo la filmografia e lo stile di Lynch. E alla fine in queste puntata ha profuso al massimo il suo stile. Ogni episodio contiene richiami stilistici e contenutistici a tutte le sue opere e lavori.
Il vecchio Twin Peaks aveva limitato molto Lynch, qua invece non ha nessuna regola, nessun limite, ed era questo che io volevo, ma questo sarà anche il motivo per il quale in molti rimarranno con l’amaro in bocca.