Sinceramente, sono ancora un pò stordita dal film perchè è una di quelle storie a cui serve parecchio tempo per essere metabolizzate. 10 ore non sono abbastanza.
E' il primo film di McQueen che vedo, come regista lo conoscevo solo di fama, quindi non posso fare grandi confronti con le sue opere precedenti per quanto riguarda il suo stile. Sicuramente, è uno di quei registi che non fa sconti a nessuno. La narrazione del film è molto diretta, vera, di grande impatto visivo, a volte un pò lenta, un pò vecchio stile ma mai grottesca e sopra le righe. Sapevo che non sarebbe stato un film facile da vedere, non puoi aspettarti nulla di meno da una storia sulla schiavitù, ed ero preparata al peggio. Devo dire, invece, che ho apprezzato moltissimo la sceltà di non eccedere eccessivamente nelle scene di violenza. Non che nel film non ci siano. McQueen non ci risparmia nè scene di frustate, nè scene di abusi (ammetto di aver distolto lo sguardo un paio di volte, ci sono stati dei momenti in cui non ce l'ho fatta proprio a guardare ed ho capito come mai, l'Oscar, l'abbia vinto Lupita Nyong'o, nonostante fosse la prima volta che recitasse in un film), ma tutte le scene di violenza sono inserite in un contesto e finalizzate a mostrare qualcosa di ben preciso nella storia. Non sono fine a se stesse, per il semplice gusto di mettercele, anche se alcune le ho trovate eccessivamente lente (la scena della quasi impiccagione del protagonista o dello stupro di Patsey sembravano non finissero mai). Per capirci, una trama del genere, in mano ad un regista come Mel Gibson, avrebbe avuto un taglio decisamente diverso.
In tutto questo, fotografia e colonna sonora sono meravigliosi. Mi piace l'attenzione che McQueen pone sui particolari (mai visti bruchi così belli in vita mia

) e, sicuramente, è uno di quei film che, visivamente, è stato pensato per essere visto sul grande schermo. L'impatto su un 15'', ovviamente, non può essere lo stesso. Ora che l'ho visto in lingua originale "per fatti miei", posso anche fare il sacrificio di vederlo ridoppiato al cinema. Essendo anche più preparata a ciò che sto vedendo, magari, riesco a godermi di più il film ed a recuperare qualche dialogo che mi sono persa mentre singhiozzavo come una cretina. (se non scoppiate a piangere nel finale, siete delle brutte persone

)
Il cast è stellare, ma questo non lo scopro di certo io. Chiwetel Ejiofor e Lupita Nyong'o da standing ovation. Stasera recupero anche
Dallas Buyers Club perchè voglio sapere come ha fatto Matthew McConaughey a soffiare l'Oscar a Ejiofor.
Il personaggio di Sarah Paulson è una grandissima stronza e spero di non trovarmela mai davanti o rischio di stirarla sotto con la macchina.
Fassbender grandioso come al solito anche se comincio a chiedermi se faccia sempre e solo la parte dello psicolabile o se sono io la sfigata che non è riuscita a vederlo in altri ruoli. Comunque, gli riesce benissimo eh

Ma adesso veniamo a noi che tanto lo so che vi siete lette tutto sto papiro solo per sapere se 20 minuti di Ben valgono la visione del film. Li valgono, li valgono. Dontuorri

E' bello come il Sole, risplende di luce propria e sembra nato per indossare abiti dell'800

McQueen lo sa (non è mica scemo il tipo

) e, in tutte le sue scene, c'è sempre una luce meravigliosa che lo fa sembrare quasi irreale
E, nell'unica scena ambientata di notte, è senza giacca, armato, sconvolto... chevvelodicoaffà

Meglio non commentare le parti in cui recita passi della Bibbia che rischio la scomunica per direttissima

Tra tutti, il suo personaggio è quello che mi ha lasciato di più con l'amaro in bocca.
E' vero che viene presentato come "padrone buono e giusto" e, messo a confronto con il personaggio di Fassbender, potrebbe vincere anche il Nobel per la pace ma, nonostante il tentativo di trattare con maggior riguardo e benevolenza i proprio schiavi, è sempre una persona che non si dissocia e non si sottrae ai meccanismi di quel tempo. Non li tratta come bestie da lavoro ma non ha problemi a comprarli, venderli o a trattarli come merce di scambio per saldare i propri debiti.
In un primo momento pensi: "Vedi che bello. Non li frusta, non abusa di loro e cerca anche di aiutarli" poi però ci rifletti e dici "Si, vabbè. Però è anche una persona disposta ad avere degli schiavi. A quei tempi era considerato normale, la Legge te lo permetteva ma, se non ti stava bene, potevi anche rifiutarti o andartene al Nord." Il fatto che non lo faccia ma che continui a vivere il quel contesto non fa di lui proprio una persona buona. Lo si vede benissimo in una scena in cui avrebbe veramente la possibilità di salvare il protagonista ma preferisce non ascoltare perchè non gli converrebbe. Ed è proprio lui, per ripagare un debito, a consegnarlo nelle mani di Fassbender, noto per essere uno "spacca negri".
Quindi si, buono ma fino ad un certo punto. Vale come definizione fino a quando rimani in quel contesto di "normalità". Appena ti allontani, la definizione non regge più. Il personaggio di Fassbender lo odi e basta. E' un folle che non considera i neri come persone ma li tratta come oggetti di sua proprietà, non ci vede nulla di strano e dorme sonni tranquilli perchè ha la Legge dalla sua parte. Il personaggio di Ben ti fa male perchè è una persona che capisce che la schiavitù è una cosa atroce ma non fa nulla per uscire da quel contesto. Il fatto, poi, che sia anche un uomo di Chiesa, rende il tutto ancora più doloroso e contraddittorio.
E vabbè, tutto sta filippica per dire che: Ben è Ben, in quanto a fascino e presenza fisica non sfigurerebbe neanche accanto al Dalai Lama; è stato una gioia vederlo in un film di questo genere, con un riconoscimento ed una visibilità mondiale e spero che la cosa possa fare solo del bene alla sua carriera; il film, se ha vinto l'Oscar, non credo lo abbia di certo rubato a nessuno (anche se, tra tutti quelli candidati come Best Movie, è l'unico che ho visto. Gli altri li recupererò a breve. Sicuramente, il politically correct Americano avrà influito un pò sulla scelta, come tutti gli anni

); il film va visto, anche se forte, anche se crudo perchè è veramente bello e si merita tutte le lacrime che uno versa.
E mò basta che v'ho rotto abbastanza le scatole
