Mi è piaciuta più della prima, per quanto ne riconosca le grandi differenze: si è deciso di far maturare la serie, tenendola lontana dal tema della sex clinic e affrontando più i problemi personali dei ragazzi (costruita benissimo la problematica di Aimee, ad esempio).
Si potrebbe quasi dire che sia una stagione che ruota più attorno ai personaggi secondari rispetto ai protagonisti per dare un senso di maggior coralità e avere un ulteriore pretesto per far crescere nello spettatore la voglia di vedere Otis e Maeve avvicinarsi.
Poi che la serie ricalchi alcuni cliché delle serie con protagonisti gli adolescenti, è fuor di dubbio, ma ammetto che il giocare coi luoghi comuni, se fatto bene, è una cosa che non mi dispiace.
La sex clinic non mi è mancata troppo: sì, vero, è mancato quel senso di umorismo assurdo creato dalle interazioni di Otis con gli altri, però si è capito quasi subito che non sarebbe stato il fulcro della stagione.
Sulle mancate interazioni tra Otis e Maeve: anche quelle, a mio avviso, ci stanno. Sarebbe stato molto più forzato se i due si fossero subito buttati l'uno nelle braccia dell'altra, tenendo conto che Otis sia partito come fidanzato con Ola e che Maeve non sia certo il massimo dell'espansività nel campo dei sentimenti.
Detto ciò ... Isaac, devi morire male.

Brutto stronzo che non sei altro.
Tra l'altro, pensavo che ci fossero dieci episodi. Quando sono arrivato all'ottavo ed è arrivato il finale, ci sono rimasto malissimo.