E niente, ho pianto per tutta la durata dell'episodio...Ho pianto perché mi mancheranno tutti e perché ero consapevole che fossero gli ultimi minuti di Kingdom che mi restavano da vedere.
Ho pianto per
Nate, la cui morte mi ha davvero spiazzata e (anche se ci ho sperato fino alla fine in una sua salvezza) ho poi realizzato che certe tragedie, la maggior parte delle volte, succedono proprio così, velocemente, senza un senso, anche nella vita vera e in USA soprattutto, dove è davvero facile morire per una pistola messa senza cognizione nelle mani di una persona inesperta (e ci si potrebbe forse leggere anche una leggera critica alla politica USA-armi da fuoco o l'ho vista solo io?).
Quindi sì, seppure a malincuore, ho accettato la morte di Nate e ho apprezzato ancora di più questa serie che ha sempre cercato (riuscendoci) di rappresentare la realtà quotidiana di una famiglia - sicuramente incasinata - ma con problemi che potrebbero arrivare a riguardare chiunque di noi.
Ho pianto per
Alvey e per il senso di colpa che credo lo perseguiterà a vita e che ci lascia con un finale che ci porta inevitabilmente a chiederci se ce la farà o se si lascerà trascinare di nuovo alla deriva dalla depressione di cui già soffriva/aveva sofferto? Anche noi (come lui) non riusciamo a goderci una vittoria che, sì, è arrivata, ma è arrivata grazie a una rabbia e a un dolore da sfogare scaturiti da un prezzo davvero troppo alto da pagare.
E ho pianto soprattutto per
Jay, in assoluto il mio preferito lì dentro dall'episodio 1.01.
Ho temuto per lui durante tutte le stagioni perché se avessi dovuto scommettere sulla morte di qualcuno, probabilmente avrei puntato banalmente su di lui. E invece Kingdom è riuscito a sorprendermi anche in questo caso. Jay che ammette di aver continuato a vivere solo grazie a Nate

e poi si prende una piccola rivincita sull'ipocrisia della gente quando sputa tutta la sua rabbia nella gabbia ricordando chi fosse suo fratello. Mi ha davvero sempre emozionato tantissimo e mi mancherà più di tutti.
Jonathan Tucker è riuscito a dare vita a un personaggio incredibilmente difficile da dimenticare e non amare e sono davvero entusiasta che sia entrato nel cast di Westworld e di American Gods perché è un attore straordinario e si merita davvero una carriera meravigliosa.
Kingdom si è rivelato un Drama caratterizzato sicuramente da un'ottima scrittura e che è riuscito a toccare tanti temi spinosi (l'aborto spontaneo, la tossicodipendenza, la prostituzione, la difficoltà di dichiarare la propria omosessualità, il lottare di una donna per far carriera in un mondo testosteronico, ecc...) ma soprattutto, almeno per me, è stato eccezionale dal punto di vista emotivo. È una di quelle serie che mi hanno rapito "di cuore e di pancia", a volte persino difficile da guardare per tanto che potesse fare male, ma che ringrazio per questo perché, a fronte di tanti prodotti ottimamente confezionati ma "senza anima", preferisco di gran lunga qualcosa che mi graffi dentro e mi regali un sorriso o un pianto.
È stato davvero un bellissimo match
