Contrariamente a quel che leggo, a me il terzo episodio è piaciuto molto di più del secondo.
Del secondo non mi erano piaciute né la storia del flashback (noiosetta, prevedibile, mielosa), né il caso da risolvere (abbastanza scialbo e prevedibile pure lui). L'unico punto a favore lo scoprire che Omar è suo figlio, ma dato che la cosa non era sviluppata più di tanto l'episodio in sé mi stava per far abbandonare la serie.
Del terzo mi è piaciuto che il legame fra storia del flashback e caso poliziesco fosse molto più forte, addirittura che ci fosse un legame fra il caso in sé e l'indagine di Amsterdam (il tema del falso ricordo, dell'indurre qualcuno a credere di aver rimosso un ricordo che in realtà non esiste). Ottima poi l'entrata in scena dell'Unica, con flirt fra lei e Amsterdam finché non si scopre che lei è già sposata.
L'unica cosa che a questo punto non mi piace è, questione di gusti, la Marquez. Non mi dice granché fisicamente né mi dice granché, per adesso, come personaggio.
Unica cosa strana di Amsterdam: il suo fare continue battutine, soprattutto con la Marquez, come per far capire che è un immortale.
Altra cosa che dovrà essere "spiegata" è come Amsterdam possa continuare a passare inosservato, nel tempo, vivendo nella stessa città (statisticamente quante persone che l'hanno conosciuto 50, 40, 30 o vent'anni prima potrebbero rincontrarlo e riconoscerlo?).
Un tema interessante sarà invece quello di capire come Amsterdam passi da una "vita" all'altra e cosa comporti l'accumularsi in lui di competenze in diversi ambiti (l'abbiamo visto medico, professore, avvocato, artigiano...).