Io personalmente trovo Exposé brutto proprio per quello: a cosa serve ripercorrere più di ottanta giorni di vita sull'Isola già sufficientemente approfondita da ben 62 episodi? Accetto un riavvolgimento del nastro per i tailies perché è qualcosa che non abbiamo mai visto, ma per rivivere le stesse identiche cose me ne faccio anche volentieri a meno.
Poi mi da fastidioso la leziosità che si prendono gli autori andando a rimarcare cose che erano già chiare come ad esempio il perché Shannon sapesse delle pistole o mettere Ben a ripetere di nuovo il suo piano già sufficientemente chiaro.
A questo aggiungici due personaggi inutili, interpretati da due attorie che definirli cani è fargli un complimento. E la storia di fondo è di una banalità disarmante, i due amanti che ammazzano il ricco e poi si uccidono a vicenda per avidità.
Fillerone evitabile sotto tutti i punti di vista.
Punto di vista generalmente condivisibile se stessimo parlando di una serie basata soprattutto sulla mitologia, sull'isola e tutto quanto.
Io non la vedo così: Lost è, per prima cosa, una storia che vede al suo centro i personaggi.
Altra cosa, Lost è quello che è anche perché tende a mostrare le cose sotto vari punti di vista.
Ed è questo che si trova al centro di questo episodio: personaggi e diversi punti di vista.
La storia non si riduce ad un "i due amanti che ammazzano il ricco e poi si uccidono a vicenda per avidità". È piuttosto la storia di un amore non ricambiato: Paulo è evidentemente innamorato di Nikki e farebbe di tutto affinché entrambi possano vivere felici e contenti. La asseconda, fa i salti mortali per poterle stare accanto il più possibile, per farsi amare. Non ci riesce: Nikki è quella avida. È lei che vuole i diamanti a tutti i costi.
E, di nuovo, è una storia basata sui diversi punti di vista. A parte l'ovvio "riavvolgimento del nastro" (che poi non è neanche così tanto ovvio) abbiamo una serie di fraintendimenti che portano alla luce quanto, nonostante si conoscessero da 80 giorni, i losties non si conoscessero a sufficienza. Ritorna lo spettro della spia degli Altri, prima impersonato da un disperso Paulo e poi da Sawyer; abbiamo la morte apparente di Nikki e Paulo; abbiamo le parole fraintese da Nikki, che ha pronunciato prima di rimanere completamente paralizzata. Sostanzialmente è un episodio tragi-comico, con una struttura narrativa presa in prestito da quel genere che Lost non è mai stato: un procedurale.
Ed è questo che mi piace dell'episodio: la solita umanità fallibile dei personaggi protagonisti (il non ricambiato in amore e l'assetata di ricchezza) e la rottura di uno schema tipico degli episodi visti fino a quel momento (la struttura del giallo-poliziesco).
Che non sia un capolavoro possiamo anche essere d'accordo, ma io non lo trovo così orribile come la maggior parte delle persone, tutto qui.

Ma in fondo, sono diversi punti di vista (see what I did here?

).