La narrazione di Grace, pur nella sua semplicità, è ipnotica e tiene incollato il lettore al libro (o allo schermo dell'e-reader, nel mio caso

). Lettere, resoconti e racconti si intrecciano perfettamente nei vari piani della narrazione che scorre fluida e leggera e contribuiscono a delineare i vari personaggi in maniera netta, perfino quelli che non "parlano" mai direttamente nel romanzo (come la madre del dottore, ad esempio).
L'enigmaticità della protagonista si mantiene fino alla fine, quando non si sa se è portatrice di vita o di morte nel suo grembo. Il dualismo vittima/carnefice è sempre presente e Grace incarna entrambe le condizioni. È vittima perché donna, povera, giovane e ingenua (all'inizio), immigrata, non istruita, di ceto inferiore e vulnerabile. Carnefice, forse. Sarà stata lei oppure no? Se è stata lei, ha fornito la sua spiegazione durante la seduta di ipnotismo, elevandosi quasi a giudice divino in terra
Il prezzo del peccato è la morte. E anche l'uomo è morto, una volta tanto. In due a peccare, in due a morire
Il contesto storico è descritto in maniera verosimile e accurata e insieme alle descrizioni particolareggiate degli oggetti, degli odori, dei suoni e dei paesaggi e alle trapunte con il loro simbolismo, ai passi della Bibbia citati a memoria da questa domestica poco istruita, ma assai sveglia, hanno contribuito al realismo del romanzo.
Il sesso, la violenza, la lussuria e i più bassi istinti (anche omicidi) presenti perfino nel dottore vengono trattati comunque con molta delicatezza.
Una riflessione sulla figura di Jeremiah e i suoi alias, che l'autrice nella nota a fine romanzo non cita affatto.
Jeremiah cambia spesso nome, identità e mestiere. Ma i suoi nomi altro non sono che la traduzione in tre diverse lingue dello stesso nome e dello stesso cognome, soprattutto, che si riconduce alla parola "ponte".
Non credo sia casuale questa immagine del ponte, considerando soprattutto gli spettacolini allestiti da questo ambulante, sicuramente un po' ciarlatano che pretende di far da ponte tra i vivi e i morti.