Sarà forse anche vero che puoi sostituire Stu con Bill, non sto negando che a King piaccia servirsi di un certo tipo di personaggi sempre un po' uguali a se stessi, però non concordo con le conclusioni che trai. Cioè It inteso come entità è uno dei migliori villain mai scritti, ci mancherebbe, ma se leggi IT (romanzo) solo per la qualità del villain, non so, mi viene quasi da dire che King non faccia per te. It è un meraviglioso romanzo di formazione che fa ANCHE paura. Un romanzo di formazione che vede i perdenti attraversare tappe che sono state comuni a tutti noi, in modo coinvolgente e commovente. Al di là del soprannaturale. Veramente, se It per te è solo il pagliaccio assassino non so cosa dire.
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mi viene quasi da chiedermi se parliamo dello stesso romanzo. Senza entrare nel merito del finale ( i finali sì, punti deboli di King) osservo che:
It è relativo, è la vera e propria personificazione del mostro nell'armadio che tutti ci siamo immaginati nella nostra cameretta. E' una paura primigenìa che ogni ragazzino a quell'età si è trovato ad affrontare. E quando i Perdenti sono soli It si rafforza, quando sono insieme si indebolisce. E poi c'è il tema del ritorno in età adulta, una metafora che ci dice che quello che ci condiziona da ragazzini, anche se sembra superato in apparenza, potrebbe essere ancora lì, solo sepolto dalle preoccupazioni della vita adulta. Mi sembra impossibile che non ti sia arrivato questo.
Suvvia però dai mi tirate fuori i soliti cliché "il romanzo non è per te " e via dicendo

fanno cascare le balls per quanto sono sterili come affermazioni. E poi non distorcete quello che dico
Se vuoi facciamo un esercizio di semantica, ma è un esercizio appunto, e poco ci azzecca con le mie critiche...quindi detto ciò andiamo per punti cosi forse ci intendiamo meglio:
- non ho detto che IT è solo la storia del pagliaccio assassino, per nulla, mai pensato e mai scritto qua. Ho detto che se citi IT a chiunque l'abbia letto gli viene prepotentemente in mente il pagliaccio assassino e non i perdenti o il loro legame. Pensi libro IT Pensi Pennywise, e Pennywise è uno (se non il) personaggio iconico di King. L'associazione King Pennywise è facile, facilissima, l'associazione King uno qualasiasi dei perdenti no.
- Si, il romanzo vuole essere un romanzo di formazione, mica dico di no. Però il fatto che ci sia l'intenzione e la premessa non vuol dire che ci riesca ad esserlo. Ora non dico che non sia una romanzo di formazione, lo è, non ci riesce bene come ci riescono altri, ma non è un problema perchè più che formazione ed evoluzione il romanzo ha due cardini: lo scontro bene/male, tanto caro a King e la sublimazione dell'innocenza di quella fase della vita così delicata e quasi magica che è la fanciullezza. Per quanto riguarda l'evoluzione, lo svisceramento dell'animo e della condizione umana, no IT non è tra i primi di questa categoria, ma non lo vuole neppure essere.
- Comunque più che in particolare con Stu o con Bill o con Ben, qualsiasi personaggio di King può essere sostituito con un Gary Stu.
- Appunto, i perdenti da soli vengono quasi soggiogati da IT insieme riescono a tenergli testa, ma qua ci casca l'asino anzi ci casca il Billy. Alla fine, con il ritorno, dopo tutti i patemi, dopo averci illustrato come fosse al 99% una missione suicida, dopo averci ripetuto fino alla nausea che già la sola mancanza di Stan comprometta il loro potere, alla fine ci ritroviamo 5 dei perdenti che affrontano IT, e a conti fatti lo ammazzo Billy da solo per intercessione divina.
- Ma posso accettare questo depotenziamento di IT, questo stupro nei suoi confronti, posso accetterlo fino ad un certo punto. Perchè quando mi configuri IT come una potenza di origine Lovecraftiana, una potennza talmente grande da essere immensa, talmente grande che la mente umana non lo può neppure immaginare, allora non posso accettare serenamente che Billy ditstrugga in un atto di estremo trash anni '80 questo essere. Perchè King per creare IT ha reincarnato il male Lovecraftiano, e ne ha ripreso la natura, però poi l'ha tradita alla fine, con quell'epilogo ridicolo, appunto da trash movie anni '80.
- E no, IT non è neppure più lo spauracchio della paura sepolta. Della paura che può persistere, celata sotto il peso degli anni, perchè IT Billy mette la parola fine. Ce lo conferma Gan, quello che tutto sa e tutto vede. Ci conferma che IT è finito. Viene spogliato di qualsiasi inquietudine, viene spogliato e viene stuprato da King che non ha dato un finale degno a questo personaggio.
Ecco qual è il mio problema con IT, che nonostante è tra i miei preferiti di King. IT caracolla sul finale, non riesce a mantenere i livelli dell'inizio.
@nincadoro Posso passarti che King scriva meglio i cattivi, ma sul fatto che il 90% dei buoni sia piatto e dimenticabile non mi trovi d'accordo.
Visto che si sta prendendo IT un po' d'esempio, io Bill, Bev, Richie, Ben, Mike, Eddie (e sua madre
) e persino Stan me li ricordo tutti come se il libro l'avessi letto ieri. OK, l'ho riletto un paio d'anni fa
, ma giuro su mia madre che prima di rileggerlo me li ricordavo benissimo tutti, ed erano passati 10 anni da quando l'avevo preso in mano la prima volta. Poi non ci sono dubbi che Pennywise sia il personaggio piu' simbolico, uno dei migliori mai scritti da King, ma non mi pare che i Perdenti siano ciofeca.
Se proprio vogliamo, ricordavo meno Henry Bowers o Victor o Patrick sinceramente, che sono cattivi...
Io pure lessi la prima volta IT più di dieci anni fa, rileggendolo ora, pochissimo tempo fa, non ricordavo quasi nulla della caratterizzazione dei perdenti. E tra non molto saranno nuovamente scivolati via da me. I perdenti non sono delle ciofeche, ma sono intercambiali con i tantissimi Gary Stu o Marty Stu (chiamoli come preferite) che la letteratura ci ha dato.
E no, Bowser e company non sono neppure personaggi da antologia, sicuramente, ma ci sta, perchè non intendo dire che King scriva bene tutti i cattivi, perché anche questi, i cattivi di secondo e terzo piano, che accompagnano la storia ma non ne sono protagonisti, in King spesso e volentieri sono simili tra loro, ma voglio dire che King da il meglio di se con gli antagonisti, e che non è quindi un caso se tra i personaggi iconici che ci ha regalato abbiamo però solo cattivi ed antieroi, perchè i Gary Stu non se li ricorda nessuno, è normale.