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''Mi procurai anch'io, a suo tempo, un'infarinatura di psicoanalisi, ma senza ricorrere a quei numi pensai presto, e ancora penso, che l'arte sia la forma di vita di chi veramente non vive: un compenso, un surrogato.Ciò peraltro non giustifica alcuna deliberata turris eburnea: il poeta non deve rinunziare alla vita. E la vita che s'incarica di sfuggirgli.'' Eugenio Montale.
"Le ideologie ci separano, i sogni e le angosce ci riuniscono" Eugene Ionesco.
C'è nessuno?
Va bene, chi sceglie il prossimo?
Hey! :ciao:Come state? Volevo provare a partecipare alla prossima lettura.
Il protagonista è Roland Baines, il ritratto di un uomo comune, un uomo come noi, che vive in balia degli eventi storici che lo circondano e di quelli privati che gli accadono. In un continuo divenire, seguiamo ogni tappa della sua vita, tra piaceri e dolori, traumi inconfessati e consce sofferenze, mentre la Storia si intreccia ad ognuno di questi momenti.
Lolly Willowes è una donna amabile e solitaria, «benestante e con tutta probabilità destinata a non sposarsi». Va a Londra dal fratello maggiore. Ma rimane sempre un essere a parte rispetto alla famiglia, dove a poco a poco diventa una «zia Lolly» che tutti pensano di conoscere come un soprammobile. Intanto la mente di Lolly vaga, si allontana, si estrania in modo irrevocabile dal perbenismo bonariamente coercitivo dei suoi parenti.Lolly, in verità, cova da sempre in sé qualcosa, che è una vocazione: la vocazione della strega. Nella sua vita, osservata dall’esterno, sembra che non accada mai nulla. E invece in lei si tesse «un complotto di tenebra». Così, un giorno, Lolly si scrolla di dosso ogni vincolo e va a vivere da sola, in campagna. Ancora non sa che lì è andata per offrirsi come preda al Principe delle Tenebre. Che sarà puntuale ad aspettarla.
Lorenzo è uno scrittore alle prese con teatro, riviste, radio e crede di possedere una visione politica consolidata. Vive a Roma nel quartiere Esquilino. Lì si mescolano due idee molto diverse dell'Italia contemporanea: quella multietnica, del mercato di piazza Vittorio e dei negozi cinesi e quella nazionalista rappresentata da un centro sociale di estrema destra. In quel pezzo di Italia c'è un altro dissidio, quello che Lorenzo coltiva sin dall'adolescenza dentro di sé, un dissidio che affonda le radici nel suo cognome. Lo stesso del nonno Alessandro, raffinato intellettuale ma soprattutto fascista implacabile, fondatore delle Brigate nere e anima della Repubblica di Salò. Lorenzo scopre chi era suo nonno a scuola, quando vede su una pagina del libro di storia una foto, quella immagine di piazzale Loreto, in cui Benito Mussolini, Claretta Petacci e gli altri gerarchi sono appesi a testa in giù. Tra loro un uomo a torso nudo pende sotto una pensilina su cui è scritto in stampatello: Pavolini. (...)
grande classico del noir giapponese, pubblicato nella prima volta nel 1962 (il titolo in inglese era The master key) (…)La trama gira intorno all’esistenza di undici donne, ospitate all’interno della Residenza K. La residenza è un palazzo per donne nubili, a Tokyo, apparentemente un luogo tranquillo ma che nasconde molti segreti. Questi segreti vengono man mano alla luce quando scompare il passe-partout che apre tutte le centocinquanta stanze dei cinque piani. Tutte stanze che custodiscono vite, solitudine e segreti.In previsione dello spostamento dell'edificio che deve far posto a una strada, le inquiline temono che succeda qualcosa di orribile (…)