dove andiamo quando abbiamo paura?
della perdita
del cambiamento
della morte
ci chiudiamo in un nostro mondo perfetto, senza contraddizioni, con tutti quelli che amiamo al loro posto
ma questo circolo vizioso porta alla depressione, non si ha più voglia di uscire fuori, il fuori potrebbe turbarci
così anche David ferma il tempo, come l'uomo nel ghiaccio, li non verremo colpiti, feriti, non sanguineremo
questo stato potrebbe durare per sempre, anche perchè il fungo della malattia, che ci avvelena, paralizza, controlla come farebbe la depressione, com'è la depressione, non vuole che qualcosa o qualcuno ci risvegli da quello stato, non vuole che un sentimento, nato e cresciuto improvvisamente come margherite appena annaffiate, ci faccia uscire dal suo controllo, dal potere totale che ha, toccandoci a piacimento dove non vorremmo, autoumiliandoci facendoci sentire solo soli e arrabbiati
ma qualcosa non quadra, non si riesce mai fino in fondo a piegare la realtà al nostro volere, gli altri, che vorrebbero esser liberi di scegliere
passato o futuro?

è fatto bene, non c'è che dire