A circa un anno di distanza, finalmente ho visto la stagione finale della serie che, a memoria, più mi ha appassionato da sempre.
Abbiate pietà se, nel mio giudizio, riprenderò qualcosa di già detto [ho letto qualcosa, ma 318 pagine sono davvero troppe

].
Ovviamente, si parla del finale... Iniziamo con il dire che NON ho apprezzato (né in paragone, né in assoluto) quello alternativo. Troppo "e vissero felici e contenti". Troppo non da HIMYM.
Per il finale ufficiale, invece, partiamo da lontano:
Barney: da un lato, vedere il personaggio più complesso, e meglio caratterizzato da una crescita, regredire ai livelli iniziali non mi ha sconfinferato troppo. Di più: a pelle, risolvere con il deus ex machina di Ellie mi è parso frettoloso. MA! Barney è così, come dice lui. E solo un tipo di amore diverso lo poteva cambiare. Quindi, alla fine, "Obiezione accolta".
Per il resto, il gruppo che in qualche modo si sfalda, addirittura parzialmente si rompe (ma, attenzione, senza che l'affetto che li lega venga comunque a mancare.. E' solo la corrente della vita che li allontana), lascia l'amaro in bocca. Ma è l'amaro che lascia la vita reale, in fondo. E la serie quello ha raccontato, una vita per certi versi leggendaria, ma "reale", di un gruppo di persone. D'altro canto, è forse proprio questo non essere una happy comedy che me l'ha fatta amare. Per lo stesso motivo, la morte di Tracy la trovo narrativamente una scelta coraggiosa e fenomenale, sia per il fatto in sè, sia per come è narrata.
Poi, come talora capita ai campioni, gli sceneggiatori finiscono in un vortice di follia, che sporca in pochissimi minuti (circa 2 e mezzo) l'intero lavoro. Lammerda, come si è detto. Quei bruttissimi ultimi, pochissimi minuti che azzerano tutto il percorso, riportandolo al via, riducendo a ruota di scorta la povera Tracy (che in una sola stagione si era guadagnata la mia ammirazione più che Robin in tutte e nove). Per me il finale perfetto sarebbe stato chiudere con la battuta
"And that, kids, is how I met your mother.", prendendo poi in prestito dall'alternativo l'ombrello giallo che si allontana nel nulla [tra l'altro, immagine suggestiva che però c'azzecca una mazza con quell'altro (happy) ending .
Quale sarebbe stato, allora, il senso di un racconto che solo alla fine svela la mamma del titolo? La risposta la danno le stesse battute: tutto ciò che è stato raccontato, a partire dal corno blu, ha portato Ted su quella banchina, condizionandolo a comportarsi come si è comportato. Perchè nulla si crea, nulla si distrugge; tutto si trasforma.