Puntata meno tesa delle altre, ma ci sta benissimo. Direi che qui hanno puntato più su aspetti "psicologici" che più sputatamente thriller.
A partire dall'ennesima situazione di conflitto per Brody. Dopo il fatto (in dubbiamente più grave e stressante) del doppio gioco, adesso la scelta se denunciare l'investimento alla Polizia o meno.
Tuttavia, mi pare evidente, la scelta di posticipare (chissà se poi sarà davvero un posticipo o meno) la denuncia, nn è però dovuta alla preoccupazione di avere ripercussioni per quanto riguarda la campagna, ma semplicemente per il fatto che Carrie lo informa che denunciando l'accaduto sarebbe saltato il suo accordo. Ed ovviamente dovendo scegliere tra un soggiorno a Guantanamo con indosso un completino arancione ed il deludere le aspettative di Dana, la scelta viene da se.
Se nn fosse intervenuta Carrie dubito però che si sarebbe fermato; d'altronde Brody sotto sotto vuole ancora che Walden paghi per i suoi crimini, e mandare tutto a remengo per il fatto di Dana/Finn, sarebbe stato un modo per ottenere il suo scopo.
Per altro; nn so a voi, ma per la parte di Carrie e Brody nella foresta con baci, annessi e connessi sono rimasto un pò così

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Nn vi ha trasmesso una sensazione strana? Soprattutto per quanto riguarda Brody?
Per il resto la puntata molto incentrata sulla parte di Saul, di cui ci viene mostrata l'umanità. Anche se vi diro.....tutta la sua disperazione quando trova Aileen in un lago di sangue mi ha lasciato

...cioè, va benissimo che in quel lungo viaggio di ritorno dal Messico avrete legato in qlc modo, ma porca vacca, sembrava ci fosse sua figlia stesa su quel pavimento.....
Per altro nn ci siamo giocati una probabile spia, a differenza di quanto avevo capito da fine puntata scorsa

Momento ilarità cmq in qst scena: