Un quadro perfetto dell'America, insicura, minacciata dal terrorismo e dalle sue paure, dove lealtà e fiducia sono messe a dura prova ad ogni cambio di inquadratura. E un personaggio femminile meravigliosamente complesso, con una Claire Danes che vince il Golden Globe ma strameriterebbe l'Oscar. Perché questa non è semplice tv. E' cinema. Ed è un capolavoro VOTO 9
Premesse pesanti, sviluppi imprevisti, e soluzioni lontane.
Devastante il ritorno del marine, la situazione famigliare, l'ambiguità dei suoi gesti e lo straniamento dello spettatore (sfido chiunque, la prima volta che si vede Brody pregare Allah in garage, a NON PENSARE che sia un terrorista e non un semplice musulmano convertito). Punto di vista che cambia ripetutamente, puntate che terminano lasciando voragini interpretative e dubbi atavici.
BRODY: Glaciale, calcolatore, non perde mai il controllo della situazione. Diviso eternamente tra il vendicare i figli dell'amico Nazir ed amare e vivere con la sua famiglia. Chi vincerà? Gigantesco l'attore, l'avevo visto nel mediocre "Life" qua siamo molto oltre.
CARRIE: Meravigliosa, tenace, caz*uta e soprattutto disturbata. E' lei che salva il cu*o a tutti (per ora) ma non viene creduta perché pazza o comunque non allineata al fottu*o protocollo. Messa da parte dal geniale Brody riesce a trovare connessioni grazie al suo intuito estremo. Struggente (e mai gratuito) il sentimento che prova per il marine. Ed è quello che la frega, quando, dopo la superfornicata in baita, fa quell'uscita sul the e i cornflakes.
SAUL: Con tutti i casini che succedono e il ruolo delicatissimo che ricopre, lui perde la moglie, perde l'incarico, perde la sua migliore collaboratrice, perde la copertura ma non perde mai la calma. Conosce la CIA e sa come muoversi, al limite della legalità, ma mai per scopi personali. Comunque vada a finire la serie LUI NON PUO' essere colluso in alcun modo con Al Quaeda. Sarebbe il crollo delle nostre (poche) certezze (anche se il legame talpa-Saul sarebbe un "colpo" di sceneggiatura non da poco). E' il numero uno, semplicemente.
DAVID: Capoccia che sembra difendere il cu*o dei suoi uomini ma pensa al suo, di cu*o. Da approfondire il suo rapporto passato con Carrie (se ne parla solo davanti a una birra). Uomo di potere, la cui mediocrità è resa bene dall'attore.
MIKE. Il marine che si è spupazzato Jess quando l'amico era creduto morto. Bel ruolo, massiccio e un po' sandrone. Molto yankee, ci sta.
TOM WALKER. Non si sa come sia sopravvissuto e abbia dedicato la sua vita a Nazir e non sia tornato a spupazzarsi la moglie ebony. L'unico sfigato che muore due volte. Meglio così, il suo ritorno è stata una forzatura.
JESS: come dice il fratello di Virgil "per me è sexy". Stop, questo richiede il suo personaggio.
La figlia: bellissimo personaggio, il figlio è anonimo.
ABU NAZIR. Il nemico. Ma quando lo vediamo con gli occhi di Brody e apprendiamo la storia di Issa, per noi non è più il semplice terrorista. Le ragioni della sua vendetta sono importanti e non "bullshit" come dice il vicepresidente USA (un po' troppo calcato nella sua negatività, tale da far tifare lo spettatore per la sua morte)
See you on october 2012