Eh il punto dolente è proprio qua.
Io non lo credo ma lo spero. Non perché io abbia qualcosa contro Jamie ma proprio perché sarebbe ora che D&D tirassero fuori le palle.
Ho sempre considerato GoT una serie leggendaria perché, oltre a trama, personaggi, ecc ha avuto il grande merito di rompere uno schema granitico ovvero quello di far sopravvivere i personaggi principali aldilà di tutto.
Io ancora ricordo cosa stavo facendo il giorno che ho visto il red wedding, o il giorno in cui è morto Oberyn o quello in cui è morto Hodor talmente forte è stata la sorpresa e l'impatto emotivo.
La cosa che non sopporto del GoT delle ultime due stagioni è che, a livello di persistenza dei personaggi, è diventato una serie normalissima.
Arya subisce ferite mortali durante il periodo dell'addestramento ma con un paio di serie di addominali tutto passa.
Jon Snow resuscita.
Il mastino era morto e invece no, è ancora vivo e vegeto.
Jorah friendzone Mormont guarisce da una malattia praticamente inguaribile.
Adesso Jamie.
Non vuoi liberarti del personaggio? Fallo ritirare a King's Landing, inventati qualcosa, fallo scappare.
Ma la scena della carica con la musica triste, lo sguardo di Tyrion, l'attacco del drago, lo sprofondo nell'acqua, non si possono vedere se "ma tanto lo sappiamo che sopravvive". Dov'è il pathos? Dov'è il pugno allo stomaco?
Sono ad un bivio nel giudizio: se Jamie è ancora vivo non è più il GoT da voto 10+, resta una bella serie che guarderò fino in fondo con l'amaro sapore in bocca del "poteva essere".
Mah, non so (a parte che Hodor è morto nella 6x05, non illo tempore, e nella scorsa è morta l'amata Olenna, morti che ovviamente non hanno l'impatto di quella di Ned o Cat o Rob): io credo forse si esageri questo valore aggiunto che avrebbe GoT (e Martin) di ammazzare i personaggi principali. In narrativa il personaggio grosso può morire (Ettore muore, Don Chisciotte muore, la piccola Nel muore) oppure sopravvivere, senza incidere particolarmente sul valore complessivo dell'opera.
Sono scelte, che sarebbero meglio fossero coerenti con l'
ambiente creato dall'autore, e che possono chiudere l'arco narrativo (o interromperlo bruscamente) di un personaggio, e possono essere più o meno efficaci, ma la cosa
in sé non credo (parere personale) abbia un gran peso.
Il pathos non è tutto in letteratura (è una parte, certo). Quella scena è bella perché un personaggio che sappiamo avere degli alti e bassi nel corso della serie prende una decisione eroica (uccidere la testa del drago, con un
vero drago accanto), lo fa dopo non avere voluto abbandonare i suoi uomini, lo fa in una posizione di svantaggio (tutto sommato gli manca pure una mano) consapevole dei rischi, e lo fa perché è la cosa decente da fare. Ed è anche bella dal punto di vista stilistico, con una cavalcata che sfiora l'acqua del fiume, la lancia, il fumo attorno, Dany che sembra confondersi nel petto di Drogon, Tyrion che ancora prima che Jaime possa partire sa che Jaime, in fondo, potrebbe essere uno che fa una cosa del genere. Insomma, all'interno del mondo "sporco" (fatto di debolezze, intrighi, miserie umane, violenze) di GoT, è un frammento iconico, ideale, limpido: questo è il bello di quella scena.
Mi pare scontato che Jaime si salvi: ed è meglio così: non scambierei la conferma che "GoT ammazza i personaggi principali" col piacere di vedere una chiacchierata a tre con Dany e Tyrion sul campo di battaglia, Jaime incatenato davanti alla figlia di colui che aveva giurato di proteggere e che invece ha ucciso.