Puntata stellare. La migliore della Serie. Non c'è altro da dire.
Accellerata paurosa, sconvolgente per certi versi, ma orchestrata alla grandissima. Non commento facilmente episodi di Serie TV, mi piace un sacco leggere le vostre impressioni, ma questo giro voglio gridare al mondo, insieme a voi, la mia meraviglia.
Partiamo dalla sequenza iniziale su King's Landing. E' stata fantastica. Forse con le Nozze Rosse la migliore in assoluto della serie, non la più epica (la palma per l'epicità per me se la giocano la Danana che si impadronisce degli immacolati, HardHome, la Grande Fossa di Mereen con la Danana che cavalca Drogon per la prima volta e la Danana che si riprende Mereen e fa fuori l'assalto degli schiavisti della 6x09) e nemmeno la più rilevante, ma ha giocato sulle emozioni, sulla musica, sulle inquadrature, perfettamente, nessuno, e dico nessuno, avrebbe potuto fare di meglio. Il crescendo, come avete già detto, ti aspetti che succeda, ma non così, l'agonia letterale quando tanti piccoli dettagli diventano rilevanti. Il bambino, l'uccelletto, che porta Lancel fra l'Altofuoco, Margery che, sempre più consapevole, si rende conto di essere spacciata. Pycelle che dalla sua "normalità" viene trascinato nell'oscurità della morte. Tommen che viene bloccato dalla Montagna. E poi Cersei che si veste a lutto, che diventa letteralmente la "Strega Cattiva", nera, oscura. Un Villain dall'inizio, che raggiunge il suo apice nella penombra della Sala del Trono, sotto lo sguardo di Jaime, uno sguardo che mi ha trasmesso indifferenza, per la prima volta forse la vede per quello che è. A questo punto spero che muoia per mano sua, è la giusta redenzione per il primogenito di Tywin, non per niente noto come "Sterminatore di Re" (perchè no anche di "Regine"?). Una vittoria effimera per Cersei, credo che lo sappia bene, una sorta di "premio di consolazione", non ha più niente da perdere, il suo obiettivo è mettere a ferro e fuoco un mondo che l'ha distrutta, che ha distrutto la sua famiglia, l'unica cosa che le importa davvero.
Un tributo all'inquadratura statica del suicidio di Tommen, un'ansia addosso, è stata capace di farmi cadere le braccia, mi sono proprio detto "Non c'è più nulla da fare", un giovane Re, anche se incapace, che si suicida in questa maniera è annientante. Tyrion ultimo Leone degno. Tywin ultima barriera prima del Caos. Perchè questa stagione in fondo è stata Caotica, come la precedente, per venti episodi ho come avuto l'impressione che tutto stesse per andare perduto. Ma poi la luce.
Parliamo di questa luce, lo splendore del fuoco e il brillare del ghiaccio. Jon e Daenerys, i nuovi Eroi, perchè questo episodio suggerisce con elegante prepotenza che è in arrivo una nuova, grande, splendida, Età degi Eroi.Tyrion, il mio personaggio preferito, insieme a Jon, è finalmente sbucato dalla penombra degli ultimi episodi. Inizio finalmente a intravedere il riscatto del Leone che sta per divenire un Drago. Il folletto sta per vincere il suo singolar tenzone contro il mondo, sta per dimostrare, contro tutto e tutti, che è uno fra i migliori, che nonostante dica il contrario ha una profonda fede nelle forze del bene che dominano questo mondo. Voleva essere lui stesso una forza del bene, le conseguenze sono state ingloriose e mortificanti, ora ha capito che la sua missione è essere strumento di queste forze, non essere una forza a sua volta, Mano della Regina, la commozione, un momento intimo, genuino, unico, fra lo splendore della Madre dei Draghi che concede il riflesso della sua luce al Leone dell'Ovest, l'unico e solo, indubbiamente figlio di suo padre, un padre che ha fatto l'unico errore di ripudiarlo, Tywin fu un grande, ma non comprese di avere un figlio in grado di perseguire in maniera costruttiva la grandezza di Casa Lannister, e dunque l'ha perduto, in maniera definitiva. Una scena veramente toccante. Tyrion governerà il mondo, letteralmente, ed è stata l'unica cosa che mi ha fatto perdere lucidità, l'unico momento in cui la sua commozione è stata anche la mia commozione, da spettatore.
Dany che c'è ma non abbastanza, sacrifica Daario, un gesto importante, la ragazza diviene donna. La scena finale, la partenza per Westeros, unica, una liberazione attesa da sei stagioni, è lei la seconda Grande Eroina a comparire nelle Cronache del Ghiaccio e del Fuoco, dopo Jon ad HardHome, è pronta a prendere ciò che hanno tolto alla sua famiglia, ciò che diverrà suo per diritto di conquista. La Conquistatrice è pronta a conquistare. La chiusura è stata una scena spettacolare, anche questa non poteva essere resa meglio. E l'HypeTrain ci accompgnerà 10 mesi, 10 mesi. Io prendo atto che non resisterò, il meme di Tommen che si getta dalla finestra diverrà il mio stato d'animo permanente.
Jon, privo di macchina, incline al perdono, lo Scudo che veglia sui domini degli uomini. Il Nord è tornato dominio degli uomini, non più di bestie e mastini, uomini e donne, perchè questa è stata la Stagione delle Donne, Lady Lyanna, Lyanna sorella di Jon, e finalmente si conferma il suo essere in qualche modo legato al Sangue Blu Targaryen (è innegabile, anche se non detto chiaramente, che il padre sia perito sul Tridente per mano di Robert), Sansa Stark, Arya Stark, Asha Greyjoy, Daenerys Targaryen, in maniera ambigua ed oscura anche Cersei Lannister.
L'acclamazione a Re del Nord non se l'aspetta, ma quando arriva per la prima volta dalla "resurrezione" comprende il suo scopo, o meglio, le nuvole attorno ad esso si diradano. La Lunga Notte va sconfitta con il Sangue, quello Targaryen, e il Fuoco, quello dei Draghi (che siano i Draghi stessi o l'Ossidiana importa poco) e il Nord è dietro di lui in questa lotta, che spero vedremo centrale nella prossima Stagione, insieme alla Conquista di Daenerys. Entrambe sono lotte per la sopravvivenza. Al Nord è naturale e chiara, al Sud molto meno, il Fuoco dei Draghi avrà l'ardito compito di epurare un mondo corrotto fino al midollo che vortica intorno a una città privata della fede, fisicamente addirittura, con l'altofuoco a distruggere il Tempio di Baelor, una King's Landing specchio dei moti distruttivi in atto nel Continente Occidentale. Al Sud Dany dovrà portare Ordine, Pace e Giustizia. Al Nord Jon dovrà sconfiggere l'Inverno, in un certo senso frutto della corruzione del Sud, della noncuranza e dell'indifferenza della grande lotta per la piccola.
Ditocorto è emblema e figlio prediletto della disastrosa situazione a Occidente. Il suo obiettivo chiarito, senza sorpresa. Il potere, la dannata sedia di ferro, e nient'altro. C'è stato troppo poco, è un personaggio eccezionale nella sua banalità d'intenti, non per niente Varys dice di lui "Brucerebbe i Sette Regni dal primo all'ultimo se potesse essere Re delle Ceneri". Non ha modo di redimersi, è un frutto malato destinato a morire.
Arya buttata un po' a caso sinceramente. Frey uccide tutti, Nessuno uccide Frey. Fan-Service che ci sta in pieno. E il dubbio, quegli sguardi a Jaime Lannister PRIMA dell'arrivo del Frey, che si sia rivelata in qualche modo al Leone Bianco?
Tutto epico, tutto commovente, ho avuto modo di ammirare un grandissimo spettacolo, capace di farmi sognare, di farmi emozionare nel profondo. Ho amato dal primo all'ultimo questa 6x10, che ribadisco, è il miglior episodio della serie.
Ora scusate, vado a pensare all'attesa per la prossima Stagione:
