L'onnipotenza del pubblico si divide in tre leggi fondamentali, che generano un concetto che voglio definire come "populismo creativo". Ovviamente è un dato oggettivo che è sopratutto grazie al coinvolgimento delle persone se c'è possibilità che un prodotto esista e vada sopratutto avanti.
Prima legge.
Senza di me, non esisteresti. Questa legge di mercato ha dato l'illusione che quella cosa che viene prodotta è di proprietà di chi la segue, come dire "senza noi fanatici di questa cosa, non esisterebbe la sua produzione costante". Questo in parte è vero, in termini di "marketing" questo succede! Ma il discorso è sul singolo, da pubblico ci si sente però di conseguenza in diritto di essere parte attiva in merito a svolgimenti che non stanno piacendo.
Ma se una cosa non vi piace, potete sì criticarla fino a esserne disgustati, ma il vostro potere si limita al massimo allo smettetela di seguirla. Questa è già una "punizione", se volete sentirvi parte di questo gioco.
In ogni caso, qualsiasi cosa prodotta che non vi piace, NON VI APPARTIENE.
E arriviamo alla seconda legge.
L'ideale dell'idea. L'onnipotenza del pubblico si estende a qualcosa che mi è capitato anche personalmente, ovvero la credenza che debba essere PERFETTA per onorare i fan.
Ma per perfezione ognuno ha la sua idea. Quindi immaginatevi una miriade di possibilità di ipotetico miglioramento ma che è diverso per ogni fruitore. Solo che l'onnipotenza di essere "pubblico" ci fa credere che la nostra soluzione di "finale" sia migliore.
Ogni persona ha delle aspettative e dei desideri diversi. E potrebbero tutti fare cagare ad altri. Ma siamo talmente orbi da credere che il nostro sia in assoluto il migliore. E quindi ci gongoliamo in questo sogno di essere noi lo sceneggiatore perfetto per quella serie.
Legge tre.
LA SCENEGGIATURA.
Criticare la sceneggiatura è la cosa che mi diverte di più da osservare. Ma mica perché non si è sceneggiatori e non si ha il diritto di fare delle allusione tecniche su buchi di trama e quant'altro.
Solo per un punto.
Mi è capitato tantissime volte, nell'ambito in cui lavoro, che da appassionati di qualcosa, da wannabe, si voglia diventare anche sceneggiatori. E vi posso assicurare che partono tutti spavaldissimi, credendo di aver capito tutto di come si fanno le cose. Proprio perché allenati nella critica a sproposito e facendo i gradassi sui "buchi di trama", su incipit sbagliati, svolgimenti fatti male, personaggi "non in character" e cose del genere...
Poi fanno la loro prima sceneggiatura ed è una merda fotonica.
Succede perché tutto questo sproloquio su "sarebbe dovuto andare avanti così perché era lo svolgimento migliore" è la più grande illusione che potreste avere. Vi state solo sgrillettando il cervello. Invece vi siete persi, in questa onnipotenza galattica, tutta una serie di informazioni riguardo al "problem solving", ovvero come risolvere le cose nel modo migliore possibile, non nel modo migliore solo per voi nei limiti della vostra cameretta mentale ma rispettando dei limiti strutturali oggettivi che non possono essere ignorati.
Tenendo conto che possiate pure avere una critica oggettivamnte buona, non è che non dovete dire la vostra, ma almeno uscite dall'onnipotenza, se vi mettessero a sceneggiare qualcosa, fareste schifo al ca**o. Almeno la prima volta. Questo è un dato oggettivo, non una mia opinione.
Infatti i migliori sceneggiatori che ci sono, non stanno fiatando in merito a GOT, o comunque non gli danno così addosso. Non perché gli sia per forza piaciuto, è perché sono consapevoli che tutta quella carne al fuoco è impossibile da risolvere diversamente, tenendo conto di tutto quello che gli sceneggiatori avevano a disposizione come limiti.
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Sul concetto di perfezione sono d'accordo.
Se mi dici che la sceneggiatura delle 6 puntate sono scritte bene, soprattutto in relazione ai livelli precedenti della serie dalla 1-4^ stagione. Beh no....
Non puoi dirmi che i dialoghi sono di alto livello.
Non puoi dirmi che c'è coesione narrativa tra le parole dei personaggi e le loro azioni.
Sì, hanno sicuramente costruito colpi di scena, in relazione a quanto scritto in precedenza. E' stato fatto bene? No.
Non basta far dire a Jon per otto volte "I don't want it" per giustificare che non vuole regnare, non basta far dire "she's mad" otto volte per giustificare la follia. Il discorso di Tyrion, "ci ha ingannati ci ha ingannati perchè uccideva persone cattive, ma in realtà è sanguinaria" non funziona... E' un errore di scrittura. Un errore che perdoni tra l'altro se la media della scrittura di una serie televisiva è su quei livelli.
La sceneggiatura della puntata presa di per sè , funziona.
La sceneggiatura della stagione scricchiola un po', direi un po' troppo forzata.
La sceneggiatura della serie, collegata all'ultima stagione, ti fa dire che l'ottava stagione è uno spin-off scritto da qualcun altro.
Senza fare il professore, mi sembra proprio di riscontrare queste cose.
Aggiungo che la 5^ e la 6^ puntata visivamente sono spettacolari e sono due piccoli film.
Nessun professionista sceneggiatore critica due sceneggiatori che fanno milioni di dollari per il loro lavoro. Ma quegli stipendi milionari sono frutto del "valore" delle prime stagioni della serie.
Vedremo cosa faranno e quanto renderà il loro lavoro nel futuro.