Eh.
L'equilibrio di quel (poco, ahimè) che ci rimane si basa tutto sulla pretesa di Jon (magnifico Varys, quando "se la conoscono in otto, è una informazione, non più un segreto". Contiamoli: Jon, Dany, Sam, Sansa, Tyrion, Arya, Varys, Bran) e sulla erosione delle sicurezze di Dany.
Si potrebbe dire che Dany abbia avuto senso politico, in questa puntata: a partire da Gendry, per poi percepire quei "segnali deboli" che potrebbero indebolire il regno in futuro. È evidente che la soluzione, al di là del matrimonio, dovrebbe essere una sua rinuncia: ma è ragionevole e lecito e umano pensare che non intenderà mai privarsi del regno, sia per la convizione di potere essere una grande regnante, sia perché, in fondo, ritiene di avere sacrificato troppo per rinunciare.
Chiaro come Jon sia sincero, quando dice di non volere il trono: ma sappiamo come Jon sia stato spesso sincero e reticente a non volere molte cose, per poi essere portato dalla suo "senso del dovere" ad agire. E se Dany dovesse dimostrare, per rabbia o pragmatismo, anche il più languido segno di dispotismo (cosa che avverrà), e Varys dovesse richiamarlo a un intervento "in nome del bene di tutti", potrebbe anche pensare di doverlo fare.
Perciò Dany (lo "supplica") ha ragione a chiedere di non diffondere il segreto (anche se ci appare una richiesta dettata dalla debolezza: a me pare più che altro una richiesta legata ad una ragionevole e frustrata disperazione: "siamo così vicini a farcela, e questo potrebbe distruggere tutto"): per interesse personale ed anche perché, in questo momento, ragiona già oltre Cersei: e particolarmente Sansa, oramai l'ha capito, è un pericolo. Questo sia per personale antipatia ("non dovete essere amiche") sia perché, lecitamente, ritiene Jon un migliore regnante. Punto su cui si potrebbe discutere: Jon sarebbe effettivamente un migliore regnante?
Ed ancora, Dany ha avuto ragione a forzare la partenza, ed ancora ha avuto ragione ad accettare quella che doveva essere la soluzione più ragionevole, ovvero il blocco alimentare di Approdo del Re. Avrebbe potuto mantenere l'idea del blocco anche dopo la morte di Missandei e Rhaegal? No, perché senza flotta non c'è blocco navale.
Cosa le rimane, dunque? La battaglia in campo aperto, e l'assedio della Fortezza: ed ancora, ha ragione dicendo che, a questo punto, l'unica è far capire alla popolazione che la colpa di quel che avverrà sarà di Cersei (Dany sembra l'unica, assieme a Sansa, a capire Cersei).
Probabilmente, a questo punto, sarà Varys a portare una mossa di rottura: vedremo quando si presenterà l'occasione. Il dialogo tra Tyrion e Varys sarà probabilmente decisivo per gli ultimi momenti della serie.
Altre cose sull'episodio: la morte di Missandei è stata toccante, con quell'ultima parola che è sia un atto di fedeltà (prevale il senso di devozione verso Dany rispetto all'amore a Verme Grigio: questo perché la condivisa devozione verso Dany è stata l'origine dell'amore, in fondo) sia l'ultimo consiglio alla sua regina.
Ed anche le pire di inizio episodio, con ognuno dei personaggi principali che piange un amico o un parente morto, è stata ben ideata (così come il breve discorso di Jon, rivolto ai morti, non ai vivi). E subito dopo l'aria tesa del banchetto, rotta dalla nomina di Gendry (ecco, qui: ci si sarebbe potuto aspettare che Dany avrebbe desiderato fare piazza pulita di ogni Baratheon: invece non solo lo legittima, ma anche lo lega a sé).
Ci saranno due scene la cui logicità verrà criticata: la morte di Rhaegal e l'arrivo di Bron a Winterfell. Ho trovato più fragile la prima della seconda, non tanto perchè trovi assurdo che Bron riesca a raggiungere, balestra in mano, Tyrion e Jaime (Winterfell è prostrato ed ancora in confusione, uno con quella faccia di bronzo non ha difficoltà a passare innoservato), quanto per la frettolosa (seppur giustificata dal momento) promessa di Tyrion: chiaro che Bron l'accetta perché sa che è la sua carta migliore, e poi si vedrà). Mentre trovo credibile che una flotta nascosta e guidata (e sappiamo che Euron, in fatto di navi, assieme a Davos, è quello più capace in fatto di navi) possa sorprenderne un'altra non in stato di allerta.
Ecco, per me la nota dolente è stato il rapporto tra Brienne e Jaime: avrei preferito non diventasse di natura erotica, perché mi sembrava che la relazione (l'avevo scritto) per come era stata costruita fosse differente (ed anche così, si mozza l'attitudine di Tormund nei confronti di Brienne). Certo lo scarto finale di Jaime è interessante, decidendo comunque di tornare verso Cersei, per fare cosa, chi lo sa. Certo possiamo dire che la lista di quelli che vogliono strangolare Cersei è lunga: Arya si accompagna al Mastino sicuramente per quello (hanno una comunione di intenti: dove c'è Cersei c'è la Montagna), Sansa (che la tocca piano a Jaime, ad un certo punto), Dany, forse Jaime, appunto.
Sono riusciti a creare una situazione di grande incertezza, ad ogni modo, e la tensione non è scesa neppure in questo episodio tra due battaglie.