A me non è piaciuta la conclusione, o come si è concluso, il filone narrativo degli Estranei, avrei preferito una sfumatura della metafora diversa...ma vabbè è andata così.
Capisco il tentativo degli sceneggiatori di voler far apparire Cercei e Daenerys due facce della stessa medaglia, ossessionate per ragioni diverse dal potere. La contrapposizione di un trono usurpato e un trono preso con la forza, in cui non capisci bene chi sta usurpando e chi sta usando la forza.
E mi pare di capire che il tentativo sia quello di presentarci questa guerra imminente e questi scontri di potere pari e uguali alla minaccia della Morte stessa, rappresentata dal Re della notte. Comunque una catastrofe per gli uomini.
Però il modo in cui la stanno raccontando è terribile. Secondo me avrebbero dovuto porre termine alla questione Estranei sul finire della settima stagione e risolverla nella prima puntata dell'ottava, se lo scopo finale della serie era arrivare qui.
Noi sappiamo che ci saranno ancora due puntate, e lo sanno anche gli sceneggiatori...ma lo sanno anche i personaggi della storia? Voglio dire i dialoghi, le scene no sense, una Daenerys
che si "scorda" della flotta di ferro è veramente possibile e plausibile? All'interno di un racconto i personaggi vivono "una vita loro" e non agiscono alla cavolo di cane perchè mancano due puntate. Non si va precipitosamente in guerra perchè mancano due puntate!!!
Non puoi farmi apparire di punto in bianco una Daenerys sulla soglia della follia (ma quando mai lo è stata?), e presentarmi un Jon, colui che non vuole il trono, un buon re proprio perchè non lo vuole...ma da dove saltano fuori queste considerazioni? Anche Robert non voleva il trono eppure non è stato un bravo re (parole di Varys). Il punto è che veramente vogliono farmi credere che essere un buon regnante significa non avere ambizione ed essere solo una brava persona, ma cos'è un film Disney? Io non comprendo come si possa far passare una Daenerys di punto in bianco folle, solo perchè lo è stato il padre, quando nel suo arco narrativo abbiamo un personaggio che ha liberato gli schiavi, ha conquistato per il suo carisma Immacolati e Dohtraki; (ah aggiungo che aveva anche incatenato i draghi per evitare che spaventassero e danneggiassero gli abitanti) Oltrettutto per fare arrivare il personaggio dove è ora gli sceneggiatori l'hanno anche costretta ad accettare consigli assurdi e cerebrolesi da Tiryon e company, e qui non si parla di simpatia o antipatia per un personaggio ma di onestà intellettuale. Che poi possono anche farla diventare pazza, non mi offendo mica, (lo è anche Cercei, che ha sbroccato da un bel pezzo) ma si devono costruire motivazioni più solide (esattamente come hanno costruito la calma follia di Cercei)...
e poi non capisco questo doppiopesismo: perchè Sansa, dopo le torture, abusi e stupri, diventa intelligente e forte (lo abbiamo anche sentito nel dialogo tra Sandor e lei, e non commento la meschinità di come è stato imbastito il dialogo che anche a me ha dato l'impressione di legittimare la violenza come strumento di crescita) mentre Daenerys che ha subìto altrettanto diventa per forza folle ed instabile? con quale logica? Forse, penso perchè vogliono che la metafora della morte e distruzione con la conseguente necessità degli uomini di unirsi e convergere deve essere rappresentata da due regine folli anzichè dagli Estranei?
E quindi gli Estranei a cosa sono serviti in questa serie tv?
E' ovvio che, come tutti, guarderò anche le prossime due puntate con quel gusto dolce amaro (e non per il finale)...giusto per completezza su come si chiuderà tutta la vicenda, e perchè non ho la certezza di leggere gli ultimi due libri...però si sa mai, la speranza è l'ultima a morire...personalmente conoscere trama e finale non mi ha mai rovinato né la lettura né la visione di un film, a me piace soprattutto il racconto e come viene raccontato.
P.s. grazie Susan per il consiglio, in effetti non ho praticità con le citazioni e il mio pensiero ne è rimasto inglobato....io sono un "asso" con la tecnologia!!
