Fringe è sempre Fringe, su questo nulla da obiettare: ci sono cose di questa serie che sicuramente mi mancheranno, una su tutte la gestione delle parti emozionali e le evoluzioni dei personaggi sempre gestite al meglio, anche per merito di scelte di cast sempre ottime anche per quanto riguarda le "seconde linee".
Però ci vorrebbe l'onestà intellettuale da parte degli autori di ammettere che la trama è divisa in 3 sottostorie a se stanti: le prime 3 stagioni a costituire la prima, e poi quarta e quinta che costituiscono altre 2 storie separate; richiamare elementi delle prime stagioni o tentare di cambiare il significato di frasi che sono state l'ossatura della serie, come fatto in questo episodio stravolgendo il "The boy must live", quasi a voler strizzare l'occhio ai fan come a dire "era previsto dovesse andare tutto così dall'inizio", a me danno un senso di rabbia.
Non mi sto schierando con chi dice che Fringe sarebbe dovuto finire con la terza stagione, mi sta bene che abbiano continuato, anche con storie separate da quanto visto in precedenza; nessuno dice che tutte le serie devono avere una trama unica che l'accompagna dall'inizio alla fine, però questi tentativi loffi di dare l'impressione di una uniformità globale alla trama che inglobi le cinque stagioni insieme sono controproducenti.
E' inutile stare qua a dire se le ultime due stagioni siano piaciute o meno, ognuno ha i suoi gusti e le sue idee, però i fan non sono stupidi, e capiscono le forzature, specie quando sono evidenti.
Detto questo, Fringe sicuramente mi mancherà (e mi mancheranno la Torv, Noble e, anche se un pò meno, non me ne voglia, Joshua Jackson... spero di rivederli tutti al più presto in altre serie), è una delle serie che più mi hanno preso in questi anni è che ho sempre seguito con curiosità, attenzione e affetto, ma, a meno che mi facciano cambiare idea con le ultime due puntate (ma la vedo difficile), quello che vedremo più che un series finale per me sarà solo la conclusione di quest'ultima storia.