Se non vi va che vi si racconti così com'è una storia
vera, o una storia e basta, mi spiace per voi.
Le storie vere, o le storie che capitano nella vita reale, non sono quasi mai esaltanti. Non nascono esaltanti. Non hanno motivazioni o ragioni esaltanti. Succedono. Vuoi per ignoranza, vuoi per invidia, vuoi per capriccio, faide o vendetta personale.
Ve lo saprebbe dire qualsiasi agente di polizia che lavora su questo genere di crimini. Il delitto è "noioso", 99 volte su 100, e chi lo compie, fondamentalmente, non è affatto un genio del crimine, ma uno stupido col botto che, se riesce a sfangarla, è solo per culo, deterioramento delle prove a suo carico o cavilli legali ad opera di un avvocato che ne sa una più del diavolo.
Fargo, a mio parere, non deve esaltare. Fargo racconta i fatti di una vicenda. Fargo si incentra sulla Teoria del Caos, il famoso effetto farfalla generato dagli eventi della suddetta vicenda, vera o fantasiosa che sia. Ed è questo il suo forte.
Personalmente, adoro la concatenazione di eventi che si crea e che ci viene raccontata, e guarda caso, è molto più esaltante dei reati insulsi e con motivazioni insulse che si creano nella vita reale. Ma THIS IS A TRUE STORY. THIS IS A STORY. STORY.
Ce lo ripetono in ogni puntata. Più avvisati di così, si muore. Stupidamente, purtroppo
