Puntata superba. La prima parte, quella dell'inseguimento crepuscolare nel bosco, è stata
pura poesia visiva. Onirica tanto quanto l'ingresso nel "bowling" (con tutte le connesse implicazioni diegetico-simboliche). E poi Leland Palmer come (eventuale) "mediatore divino" che cita la Bibbia ed effonde spiritualità
(dopo essere stato posseduto da BOB in Twin Peaks...
pura, geniale ironia
à la Coen!)

La reazione di Emmit non mi ha sorpreso (per una volta posso dire anch'io quello che tutti [gli sceneggiatori-
wannabies] dicono in pressoché qualunque episodio di qualsiasi serie), l'ho trovata "
telefonatissima" (che osceno modo di esprimersi, lo so...!)

ma non per questo non mi è piaciuta, anzi... anche perché ho visto il
villain in difficoltà in un paio di occasioni e questo è bastato ad equilibrare debitamente le tensioni attanziali, come è giusto che sia in un racconto (
true or not true che sia). Generalmente non faccio confronti tra stagioni e non ne ho fatti neanche in questo caso. E' per questo, forse, che mi sto godendo appieno il racconto... sapendo benissimo che - pur essendo in qualche modo connesso ai pregressi - in fondo è "
tutta un'altra storia VERA"
