La superficialità con cui giudicate quest'opera mi lascia attonito.
Ditemi voi se nella storia della televisione avete mai visto, prima di FS, un prodotto in grado di rinunciare, in ogni suo singolo secondo, a un pathos di qualsiasi tipo. Mai un momento toccante, di commozione o stupore, mai un sussulto, mai un plottwist che abbia fatto gridare "Eureka", mai una sintesi concettuale in grado di trovare una coerenza di qualsiasi tipo in tutto lo sviluppo della vicenda, mai una morte shockante, mai un discorso piacevole e non retorico, mai una jorah!
Puntata incredibile, non succede un cazzo di niente e finisce tutto nel migliore dei modi, dopo l'annuncio della regina ragno: Sai forse di che colpe si è macchiata l'umanità? Sai perché sono qui e vi stiamo sterminando? ci si aspetta una morale immensa sulla differenza ontologica fra vita ed esistenza, una morale spietata che toglie il buono dai buoni, e invece: Siamo venuti qui per colonizzarvi, e voi per tutta risposta ci avete ucciso! Irriconoscenti pezzi di merda avete ucciso mia figlia che aveva l'unica colpa di uccidere i vostri figli e rendervi schiavi! Il Divino che altro poteva fare, dopo la rilettura del Tocqueville e il suo umile desiderio di rifondare il mondo civile, se non rispondere: che cazzo t'aspettavi?
Tuttavia ricorderò il grido di vittoria del grande Tom, bellissimo, dopo aver scoppiato mamma ragno, la morte di Anne, figa straordinaria, così insensata e meschina che alla fine non poteva non essere rovesciata nella resurrezione, l'entrata in scena dei motociclisti, la faccia allibita di Cochise davanti al "Perché non li bombardate?" e la sua conseguente risposta "Perché sono nato senza un rene e non so nemmeno se ho le palle", il triangolo maggie-ben-hall, inspiegabile, l'equilibrio mentale di uno degli ultimi 2 neri vivi nel mondo, il deus ex machina a forma di vibratore, le mirabolanti invenzioni dell'altro nero sopravvissuto, e infine di Pope, grande antagonista grigio, che impazzisce, si rasa, muore, risorge e rimuore senza lasciare un ricordo di sé e con una grande battuta finale verso il divino, che con la modestia che da sempre lo contraddistingue ci lascia con l'ennesima sentenza "Sono soltanto un professore, certo senza di me non esisteremmo più e io ho capito tutto sempre, ho sconfitto da solo il male e rifondato lo stato universale, ma vi lascio con quest'ultima perla, se non l'aveste capito da soli, non siamo soli, quindi da oggi tutti uniti perché i buoni...siamo solo noiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii maurizio solieri- naaaaaaaaa nanananannanana nan ana nanaanan