Ero alla convention il 23. La mia prima convention dottoriana.
Per noi fan della serie classica è stato un vero parco dei divertimenti: molte cose le avevo già viste al Doctor Who Experience, per cui mi sono concentrato sugli eventi in calendario.
Oltre ai 3 incontri previsti per tutti i gruppi, quello sugli effetti speciali, quello con Moffat, la Coleman e Smith sul cinquantenario e quello con i Dottori passati (very special guest: Tom Baker), da fan del Secondo Dottore quale sono, non ho potuto non presenziare all'incontro con Frazer Hines (Jamie) e Deborah Watling (Victoria). Sorprendentemente la sala era abbastanza piena e tra un frizzo e un lazzo (con il buon Frazier che ci provava con la Watling in un turbinio di doppi sensi) si è parlato del mitico Patrick Troughton, degli episodi perduti e ritrovati e, allo scoccare delle 17.16, si è cantato "Happy Birthday Doctor Who" come dei vecchi ubriaconi nostalgici (ho ancora la lacrimuccia che mi scende).
Mentre poi la gente faceva la fila per gli autografi (che costavano un botto e che ho bypassato), sono rimasto un bel po' allo stand BigFinish dove altre star "non-ufficiali" firmavano tranquillamente (e gratuitamente) autografi: c'era Sarah Sutton (Nyssa), Lalla Ward (Romana II), Lisa Bowerman (Bernice Summerfield) e altri.
Sempre dalla banda BigFinish è stata organizzata una mini registrazone delle audioavventure, con Nicholas Briggs (attuale voce dei Dalek e sceneggiatore-interprete-curatore di molte storie audio del Dottore): interesante, e spassoso, vedere come nasce una storia dottoriana. Briggs poi è una sagoma, come tutti ben sapete.
Ah, a dire il vero, l'impressione che ho avuto è che TUTTI coloro che lavorano nel mondo dottoriano siano delle sagomacce e abbiano davvero a cuore il rapporto con i fan: ho visto il buon Beevers (Master) che, avendo pochi in fila per l'autografo, si è intrattenuto con tutti, si è reso disponibile a fare foto e a chiacchierare con il datato nerd di turno. Dei 3 Dottori classici nemmeno parlo, visto che sapete tutti quanto siano affezionati ai propri fan e quanto siano disponibili per qualsiasi trovata, balenga o meno, che abbia come riferimento il Dottore. Perfino il-non-simpaticissimo Colin Baker, girava per i corridoi, attorniato da fan, che accontentava come poteva, rispondendo con il sorriso, alle domande che per la millesima volta gli venivano poste.
C'era la Manning (Jo Grant) che baciava tutti, Carole Ann Ford (Susan) che girava e stringeva mani a tutti... Uno spettacolo, insomma!
Il tutto in una gioiosa tranquillità che pareva irreale: come dicono spesso gli attori che lavorano nelle serie dottoriane, sembrava di essere in una di quelle famiglie allargate in cui ci si conosce un po' tutti, che si ritrovano a distanza di anni, ricordando i bei tempi andati.
Dulcis in fundo, il film.
Magari poi spenderò qualche parola sul topic dedicato, però un paio di cose vorrei dirle anche qui.
Innanzitutto, vederlo sul grande schermo assieme a centinaia di apapssionati, è un'esperienza unica ed emozionante.
In secondo luogo segnalo che la folla dei whoovian per 3 volte durante la proiezione è esplosa.
La prima quando, alla chiamata dei 13 Dottori, si intravede Eccleston: caro Chris, non ti meriti tutto l'affetto che ancora ti riservano i fan!
La seconda quando appare Capaldi: uhuhuhuhuh, questo Dottore avrà sulle spalle una pressione enorme, temo!
La terza, con tanto di applauso a scena aperta, quando ricompare Baker: checcè ne dicano le tennantiane, è LUI il Dottore più amato di sempre.
Alla fine comunque ho speso lo stesso un fottìo di soldi (unica nota dolente della giornata

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