Quello che penso su Dexter lo riassumo con quest'espressione: mancanza TOTALE di epicità.
Queste dovrebbero essere le ultime puntate della serie finale, e non si trova nulla di epico, trascendentale, o, al limite, catartico....A questo punto ogni finale possibile è un non finale, dato che non ha più molto senso, imho.
Di 8 stagioni l'epicità che rammentavo prima la si trova solo nelle prime due e nella quarta (ma questo tanto lo sapete già), ma permettetemi, da fan della prima ora del simpatico killer di quartiere, di sottolinearlo una volta di più.
Le stagioni 3,5,6,7 e per finire quest'ultima, rappresentano solo l'amo a cui abbiamo abboccato da quell'idea originale: ci siamo persi per strada i personaggi più belli (Doakes, Lundy, Lyla) per far posto a idioti del crimine che nulla hanno a che spartire con i suddetti morti (ah, quanto rimpiango quel "Greetings from Miami...").
Persino Lost, stuprato da quell'inetto di Lindelof, aveva più senso di quanto non ne hanno avute queste serie inutili e raffazzonate, piene di stupidaggini, incongruenze mostruose -sì, anche in una fiction, che non può e non deve essere realistica a priori-.
Scusate, ma proprio non riesco a mandare giù, da quella famosa scena dell'innamoramento di Debra nei confronti del fratello (

), tutto ciò che ci è stato propinato, con buona pace del buon Michael C. Hall, che tanto se la ride, forte del milioncino a puntata che si becca...
Ma tant'è, ho visto morire Lost tra agonie e tormenti, vedrò passare anche questa...meno male che la guardo prima di Breaking Bad, così almeno dopo ho di che rifermi la bocca.
Greetings From Miami