I Primi della Lista di Roan Johnson
Primo giugno 1970, Pisa. Il cantante e militante di estrema sinistra Pino Masi crede imminente un colpo di stato militare di matrice neofascista. Temendo di poter essere annoverato tra i principali nemici del venturo regime (i primi della lista, da cui il titolo), decide di scappare all'estero insieme a due suoi giovani compagni, il Lulli ed il Gismondi.
Simpatica e divertente commedia che grazie ad una sceneggiatura prefetta in ogni minimo particolare,a al brio degli interpreti ,riesce immediatamente a fare breccia nel cuore del pubblico. Dal punto di vista tecnico-teorico,però, manca di competenza strettamente tecnica e filmica, manca il ritmo della regia nelle scene comiche salvate dalla grande bravura degli interpreti. E manca sopratutto lo stile,il timbro dell'autore. Oltre a tutto ciò la cosa di cui maggiormente pecca è la apoliticità autoriale,la capacità di innalzare il film di qualcosa che vada al di la del film stesso,di dare un impronta più personale alla propria opera come lo si da alla propria vita. Riesce però a cogliere degli aspetti della memoria storica della storia dell'Italia molto profondi e attuali che lo rendono per certi versi ancora più riuscito. Ottimo Claudio Santamaria. Straordinari i comprimari Francesco Turbanti e Paolo Cioni che aggiungono ancora più carattere ai personaggi e al film stesso.
Voto 7,5