Ho aspettato stamattina prima di commentare dopo aver visto il film ieri sera ed essermi letto i giudizi degli altri forumisti.
Condivido i punti di vista di
@armante e
@Eleucalypthus nel considerare l'interpretazione religiosa come l'unica totalmente sensata, mentre qualunque altra chiave di lettura non può che risultare un trip assurdo derivante principalmente da ciò che ha in testa lo spettatore di turno.
Detto questo, più che il vangelo secondo Matteo, mi pare il vangelo secondo J.G.Ballard, per quanto riguarda i due segmenti "degenerativi", che ricordano le "psicopatologie" collettive di molti romanzi del padre del cyberpunk (in particolare
Il Condominio).
Tra i deliranti 40 minuti finali, la scena più assurda per me rimane forse quella della editor dello scrittore che si trasforma in "esecutrice di prigionieri di guerra", sparando in testa ad un po' di invasati a terra e quasi anche alla padrona di casa ancora incinta (dettaglio quest'ultimo che forse stona un pochino con la metafora religiosa del tutto).
Comunque nonostante alla fin fine riconosca che l'interpretazione suddetta è quella giusta, devo ammettere che personalmente ero giunto ad una conclusione vagamente analoga a quei critici che ci vedevano un messaggio anti-immigrazione, anche se più che altro nel mio caso ci trovavo un messaggio anticomunista (nel senso etimologico e quasi prepolitico del termine, più che economico), nonché un' ottima metafora di quali sarebbero le conseguenze delle politiche SJWs (lo scrittore protagonista), qualora venissero ritorte contro i loro proponenti su un piano squisitamente individuale, nel momento in cui la smania di condividere e coesistere finirebbe inevitabilmente per morderli nel didietro (come si suol dire in termini Anglosassoni

).
E naturalmente, con una chiave interpretativa del genere, non avevo potuto far altro che adorarlo, prima di rassegnarmi alla superiorità schiacciante del messaggio religioso.
Rimane in ogni caso un film meraviglioso

EDIT: A quanto pare comunque sia il regista, che Jennifer Lawrence, hanno chiarito più volte che l'interpretazione corretta sarebbe quella della "favola green", ovvero una metafora della predazione del genere umano nei confronti della madre terra
