- Non capisco il senso del mostrare il
test delle Seven Wonders in stile film muto anni 30. Aveva un senso in Coven, perchè era una spiegone in stile found footage realmente ambientato nei primi del 900, ma Michael esegue il test nel 2020. Al di la dell'estetica (per carità, è una roba ben fatta, come lo era lo snuff movie in Freak Show, per me l'unico punto alto della stagione), la cosa non ha il minimo senso logico.

- Siamo già al quinto episodio, ma tutto suona ancora come una lunga, lunghissima introduzione. Per il momento abbiamo solo flashback e avanzamento della trama di Coven, il plot di Apocalypse è fermo alla "
festa di Halloween (*finita male!*)" di Episodio 3. E mancano solo 5 episodi alla fine della stagione;
- A proposito del massacro di episodio 3, immagino che l'unica ragione che abbia spinto a far fuori praticamente tutti i personaggi inediti è di natura logistica, in modo da dare la possibilità agli attori con doppio ruolo di girare le varie scene-flashback senza impazzire. I due piccioncini col Dna perfetto restano una trollata/spreco di materiale mai visto, indipendentemente da tutto.
-
Misty Day:

Quanto ho amato quel personaggio e quanto mi è mancata Lily Rabe. C'è poco da fare, quando c'è la Rabe, la Conroy o la Paulson tutto si blocca e non ce n'è per nessuno. Non ne parliamo di quando interagiscono, la scena scompare totalmente e ciò che c'è intorno diventa ridicolo.
-
Stevie Nicks:

lei è una delle mie figure musicali fondamentali, e la si ama incondizionatamente. Il momento Glee però è stato particolarmente imbarazzante, con tutti che si abbracciano davanti al caminetto bevendo vino mentre da sopra la balaustra Michael scruta tutti come se fossero le lattine malconce del tiro al bersaglio. In mezzo a scene in cui tutti si preoccupano e parlano di quanto sia pericoloso. E vabbè, il vino buono fa dimenticare tutti i problemi per un attimo,
volemosebene.
- Massimo rispetto per la sua carriera, ma inizio a reggere poco anche la
Bates. Guardi Mead e puoi vedere Delphine LaLaurie, la macellaia di Roanoke o Iris di Hotel. Le danno sempre lo stesso ruolo della borderline che alterna pazzia e sentimento, e lei giustamente dà ai personaggi sempre lo stesso tono, che però a me personalmente ha stancato. Mead - sia umana che robot - è un personaggio che mi è totalmente indifferente, ha smesso anche di interessarmi la storia delle sue origini.
-
Coco è un
detector di glutine vivente. Davvero?

Vabbè, commentare in modo serio sarebbe come sparare sulla croce rossa con un missile terra-aria.
E' la linea comica della serie (cit.)
- Proviamo a ragionare un attimo sulla logica che regna a Queer-Hogwarts: Michael Langdon è un pericolo, l'hanno capito anche i posacenere. Ti guarda male tutto il giorno, ha perennemente quel sorrisino malefico da
"vi ucciderò tutti appena mi date 2 secondi le spalle", fa anche le faccine brutte demoniache se lo guardi quell'attimo in più. E giustamente nessuno fa niente anzi,
facciamogli fare il test delle seven wonders ed eleggiamolo a nuova suprema, ....shhh è una bugia.... voglio solo vedere quant'è forte, poi complottiamo contro di lui. Un ragionamento sopraffino, che non fa una piega.
- E anche il super-mega-cross-over-galattico con
Murder House ci è stato servito su un vassoio d'argento dritto nei denti. Tra l'altro il prossimo episodio durerà
1 ora e mezza (!!!) e già tremo al pensiero, voglio proprio vedere come massacreranno la prima, storica, stagione.
In generale, questa stagione provoca amore (poco) e odio come non mai. La si guarda per inerzia e per un certo sadismo che ti porta a voler vedere quanto in basso riescono ad arrivare con certe trovate. Ritmo continuamente spezzato dalla battutina per farci lo screenshot su tumblr, trama orizzontale inesistente, tema della stagione mai pervenuto, essendo ormai dichiaratamente Coven2.
Il fatto che gli unici momenti che funzionano siano i callback dei vecchi personaggi fa capire quanto il tutto si regga ormai solo sulla nostalgia (per chi ha odiato coven, neanche quella) e la bravura straordinaria di alcuni attori.